Vive tre mesi in aeroporto, scatta l'arresto: «Non sono tornato a casa per paura del Covid»

Vive tre mesi in aeroporto, scatta l'arresto: «Non sono tornato a casa per paura del Covid»

di Silvia Natella

La paura del Covid avrebbe spinto un uomo californiano di 36 anni, Aditya Singh, a vivere all'aeroporto internazionale dell'Illinois (Stati Uniti) per tre mesi. Una volta scoperto l'accaduto, il personale di terra ha chiamato le forze dell'ordine e Singh è stato arrestato. La storia che ricorda "The Terminal" con Tom Hanks è iniziata nel mese di ottobre, come riporta il Guardian. Per tutto questo tempo ha vissuto abusivamente in un'area di sicurezza dell'aeroporto O'Hare di Chicago.

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L'arresto

L'uomo si era appropriato di un badge indentificativo da dipendente, di cui era stato denunciato lo smarrimento, e mangiava grazie alla solidarietà di alcuni passeggeri. Alla polizia ha riferito che aveva paura di tornare a casa a Los Angeles e di contagiarsi. È stato arrestato questo fine settimana ed è accusato di violazione di domicilio in un'area riservata di un aeroporto e di furto, ha riferito il Chicago Tribune.

La storia

L'uomo è arrivato con un volo da Los Angeles all'aeroporto internazionale di O'Hare il 19 ottobre. Quasi tre mesi dopo, sabato pomeriggio, Singh è stato avvicinato da due dipendenti della United Airlines che hanno chiesto di vedere un documento d'identità.

Singh avrebbe mostrato loro un badge identificativo dell'aeroporto che era stato segnalato come scomparso dal suo proprietario, un responsabile delle operazioni aeroportuali, il 26 ottobre. Dopo aver trovato Singh, i dipendenti della United Airlines hanno chiamato i 911. Singh è disoccupato e vive a Orange, Los Angeles. Non ha precedenti penali. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 18 Gennaio 2021, 10:35
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