Da bambina, Amanda Bohm del Nebraska, è rimasta impotente mentre sua madre, Janet veniva maltrattata, inseguita con un martello e minacciata di essere uccisa dal marito alcolizzato. Ha implorato la sua amata mamma di lasciare suo padre, Carl prima che fosse troppo tardi, ma quando ha trovato il coraggio di chiedere il divorzio, Janet ha pagato il prezzo più altro: la sua vita.
Bimba di sette mesi muore soffocata in vacanza: «Oggetto conficcato in gola»
A fuoco in garage
Nel 2019, l'uomo ha attirato la moglie nel garage, dopo aver versato benzina sul pavimento, e ha minacciato di darle fuoco. Quando Amanda, allora 18enne, è intervenuta, suo padre ha acceso un accendino e tutti e tre sono andati a fuoco; la ragazza ha subito ustioni di terzo grado alle caviglie, mentre Janet ha ricevuto ustioni di terzo grado al 65% del corpo ed è morta due anni dopo a causa delle gravi ferite riportate.
Morto in carcere
Nel 2022, Carl Bohm il marito diabolico si è dichiarato colpevole di due capi di imputazione per incendio doloso di primo grado e aggressione, ma prima della sentenza, mentre era già detenuto in carcere è deceduto; ora Amanda, 22 anni, originaria del Nebraska, negli Stati Uniti, sta parlando della sua drammatica esperienza per aumentare la consapevolezza sulla violenza domestica.
Uomo diabolico
«Mio padre era un uomo malvagio.
Morta per le ferite
Nei tre mesi successivi, Janet ha subito oltre 70 operazioni in cui ha ricevuto più innesti cutanei, è sopravvissuta a insufficienza gastrica, dialisi e Covid-19. Quando finalmente si è svegliata nel maggio 2019, ha subito una tracheotomia permanente e ha dovuto imparare di nuovo a camminare, parlare e mangiare. Nel settembre dello stesso anno, Carl fu accusato di due capi di imputazione per incendio doloso di primo grado e aggressione. Ma ha negato le accuse.
Un anno dopo, Janet è stata dimessa e Amanda è diventata la sua assistente a tempo pieno. Poi, nell'ottobre 2021, mentre la coppia faceva un viaggio insieme in Colorado per il 21° compleanno di Amanda,Janet è morta a causa delle ferite riportate. «Stavo ripulendo il tubo di aspirazione dalla sua tracheotomia quando il suo viso è diventato rosso. Ha iniziato a boccheggiare, così ho afferrato la maschera per l'ossigeno, ma lei ha continuato a farfugliare per respirare. In pochi secondi, se n'era andata».
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Maggio 2023, 18:14
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout