Ragazza americana violentata a Madrid, le foto choc su Fb: «Ho dovuto fingermi morta»

Violentata alla stazione del bus, le foto choc su Fb: «Ho dovuto fingermi morta»

di Alix Amer
Una ragazza americana, Andrea del villaggio di Lindenhurst nello stato di New York, ha pubblicato un lungo post su Facebook il 19 dicembre, ha raccontato la violenza subita in una stazione degli autobus in a Spagna, a Madrid. E lo ha fatto postando tutto: il luogo, il suo volto pieno di lividi. «Ero in viaggio a Madrid da sei mesi, ho conosciuto un uomo, siamo usciti per vedere un spettacolo di flamenco e quando è terminato, abbiamo bevuto qualcosa, forse un po' troppo. Poi ci siamo salutati e le nostre strade si sono separate. Io ho preso un autobus sbagliato, sono arrivata alla fine della linea in un zona sconosciuta. A quel punto sono scesa e mi sono seduta su una panchina della stazione e sono rimasta a pensare cosa fare, era l'ultima corsa. Tutti i mezzi pubblici a quell'ora erano fermi. Un uomo che era sullo stesso autobus mi ha visto sconvolta e si è accorto che mi  ero persa. A quel punto si è seduto accanto a me e mi ha offerto aiuto. Erano le 4 del mattino, e io non sapevo come fare,  mi ha rassicurato. E poi mi ha detto che mi avrebbe portato a casa».

A quel punto qualcosa è successo: «Non ricordo bene quello che è accaduto dopo, ma appena ho notato un cambiamento in lui, ho cercato di allontanarmi. Ma lui all'improvviso è diventato violento. Non passava nessuno, ho cercato di respingerlo con tutte le mie forze, ho tentato di prendere il cellulare nella borsa. Ma a quel punto mi ha detto "ho io il tuo telefono...non puoi chiamare nessuno». Passano pochi istanti "mi ha colpito al volto con un pugno, ero tramortita e non potevo piu' urlare. Ero ricoperta di sangue e non vedevo nulla". A quel punto la disperazione: "Ero sicura che mi avrebbe ucciso, mi ha violentato. Ma io ho finto di morire. Non so quanto tempo sia passato, quando ho riaperto gli occhi era sparito". "Mi sono seduta ho raccolto tutte le mie cose e a piedi nudi ho iniziato a correre gridando aiuto fino a quando una macchina si è fermata con una persona che mi ha soccorso e ha chiamato ambulanza e polizia". Gli agenti sono arrivati sul posto e raccolto tutte le prove. Nemmeno 24 ore e lo hanno trovato. "Quando sono andata in caserma ho guardato quell'uomo attraverso un vetro: era lui".  "Ora ci sarà un processo, ma intanto è dietro le sbarre e ci resterà fino a quando non salirà  sul banco degli imputati". La polizia ha mostrato ad Andrea il video recuperato sull'autobus: "In quell'istante mi sono resa conto che lui mi ha guardato per tutto il percorso...Io avevo bevuto troppo e questo non mi ha fatto essere lucida".  Andrea ha raccontato la sua brutta esperienza in maniera minuziosa, lo ha fatto sul web per aiutare tante altre ragazze che hanno subito la sua stessa sorte, lo ha fatto per spronarle a reagire. Ma lo ha fatto anche per tutte le altre "fate sempre attenzione e non andate in giro da sole ubriache...si diventa facili prede". "Non avrei mai pensato che potesse capitarmi una cosa del genere...ma non permettete a queste belve di rovinare la vostra anima...la vostra dignità. Io non l'ho permesso e sono qui a raccontarvi tutto. Denunciate sempre. Nessuno è invincibile, ma si può reagire". Andrea alla fine del suo lungo racconto ha invitato gli utenti a fare donazioni alle vittime di violenza, in tanti hanno dato un segnale di solidarietà.  
Ultimo aggiornamento: Lunedì 24 Dicembre 2018, 15:07
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