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Lo stupro risale al maggio 2017, ma Poole è comparso in tribunale per la prima volta solo a luglio dell'anno scorso, come riporta il sito del tabloid britannico Mirror. È stato condannato per stupro al Minshull Street Crown Court di Manchester a seguito di un processo. «È difficile esprimere pienamente in una dichiarazione ciò che ho vissuto negli ultimi due anni. Ho sempre ripercorso l'accaduto nella mia testa e questo mi ha fatto sentire inutile e sporca anche se non ho fatto nulla sbagliato», ha dichiarato la donna al processo.

«Mi sento completamente sola ed è come se non potessi fidarmi di nessuno. Questo isolamento ha peggiorato la situazione e ha avuto un impatto negativo sulla mia salute mentale. Ho perso il lavoro, il rapporto con la mia famiglia e non ho sentito il sostegno dagli altri», ha aggiunto la donna che si è sentita ulteriormente in difficoltà per le modalità della violenza. Si era addormentata a una festa e racconta che in molti hanno fatto fatica a crederle.
«Conosco Bryan da quando era bambino, mi chiedo se potrò mai più fidarmi di qualcuno». Poole ha sempre negato la violenza sostenendo che il rapporto fosse consenziente.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Gennaio 2020, 21:26
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