Vaccino in Gran Bretagna, stop somministrazione a chi ha reazioni allergiche: due casi nel primo giorno

Vaccino in Gran Bretagna, stop somministrazione a chi ha reazioni allergiche: due casi nel primo giorno

di Simone Pierini

Il day after del V-Day in Gran Bretagna. Dopo l'avvio della campagna vaccinale nel Regno Unito l'autorità nazionale di controllo sui farmaci (Mhra) ha raccomandato oggi di non sottoporre a vaccinazione anti Covid chi abbia alle spalle una storia di «significative» reazioni allergiche.

L'indicazione è arrivata dopo che due delle centinaia di persone a cui è stato somministrato il vaccino Pfizer-Biontech nel Regno Unito - primo Paese ad aver dato il via ieri alla distribuzione pubblica, dopo il via libera dato nei giorni scorsi dalla stessa Mhra - hanno avuto reazioni allergiche. La campagna di vaccinazione proseguirà regolarmente.

«Come è comune con i nuovi vaccini, l'MHRA ha consigliato in via precauzionale che le persone con una storia significativa di reazioni allergiche non ricevano questa vaccinazione dopo che due persone con una storia di reazioni allergiche significative hanno risposto negativamente ieri. Entrambi si stanno riprendendo bene», è quanto dichiara attraverso una nota il capo dell'NHS. 
«Questo è quanto intendevo in questi giorni, quando parlavo di maggior reattogenicità di questo vaccino, ben nota ai ricercatori, ma alla quale bisogna preparare la popolazione con una comunicazione veritiera e concreta», ha aggiunto. 

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LA NOTA DEL MHRA 

«Qualsiasi persona con una storia di una reazione allergica significativa a un vaccino, medicinale o cibo (come una precedente storia di reazione anafilattoide o coloro a cui è stato consigliato di portare un autoiniettore di adrenalina) non deve ricevere il vaccino Pfizer-BioNtech. Le strutture di rianimazione dovrebbero essere sempre disponibili per tutte le vaccinazioni. La vaccinazione deve essere eseguita solo in strutture in cui sono disponibili misure di rianimazione», è quanto dichiara l'MHRA in una nota.

LA POSIZIONE DELL'INGHILTERRA

Chris Whitty, chief medical officer dell'Inghilterra, ha dichiarato alla commissione che aveva discusso la questione della reazione allergica al vaccino Pfizer con il dottor June Raine, amministratore delegato dell'Agenzia di regolamentazione dei medicinali e dei prodotti sanitari (MHRA), alle 23.30 di ieri sera. «Il dottor Raine ha parlato di identificare tutti gli effetti una volta che un vaccino è in uso - le sue parole - Il processo iniziale, cosa molto importante, raccoglie gli effetti collaterali comuni, nella la fase due e successivamente - se dichiarati sicuri - gli studi clinici di fase tre consentono di decifrarli. Questioni estremamente rare ma importanti, inevitabilmente si accumulano ottenendo più informazioni nel tempo. L'NHS (il sistema sanitario nazionale del Regno Unito) all'MHRA è in una posizione molto buona per assicurarsi che possiamo raccogliere rapidamente le informazioni, identificarle, comunicarle ampiamente e assicurarci di migliorare la pratica».

LA POSIZIONE DI PFIZER 

«Siamo stati avvisati dall'MHRA di due segnalazioni di "cartellino giallo" che possono essere associate a reazioni allergiche dovute alla somministrazione del vaccino Covid-19 BNT162b2 - ha dichiarato un portavoce della Pfizer - come misura precauzionale, l'MHRA ha emesso una guida temporanea al NHS mentre conduce un'indagine al fine di comprendere appieno ogni caso e le sue cause. Pfizer e BioNTech stanno supportando l'MHRA nelle indagini.

Nello studio clinico cardine di fase tre, questo vaccino è stato generalmente ben tollerato senza gravi problemi di sicurezza segnalati dal comitato indipendente di monitoraggio dei dati. Ad oggi, lo studio ha arruolato oltre 44.000 partecipanti, oltre 42.000 dei quali hanno ricevuto una seconda vaccinazione».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Dicembre 2020, 14:49
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