«I vaccini uccidono e vi ingannano», la bufala dei no vax rimossa da Facebook dopo una sentenza

«I vaccini uccidono e vi ingannano», la bufala dei no vax rimossa da Facebook dopo una sentenza
Un post choc, oltretutto basato su teorie non scientifiche e sponsorizzato su Facebook, che non è passato inosservato, quello di un gruppo di 'No vax' che si occupa di fare propaganda anti-vaccini sul web. Alla fine, dopo un esposto di una madre, il caso è approdato direttamente all'Autorità garante della pubblicità, che con una sentenza ha ordinato la rimozione immediata di quel contenuto promosso a pagamento su Facebook.

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Come spiega l'Independent, grazie alla pubblicità su Facebook il gruppo Stop Mandatory Vaccines (Fermate i vaccini obbligatori) aveva raggiunto un target di giovani genitori e coppie recentemente sposate, per lanciare un messaggio inquietante. Nel post, infatti, si leggeva: «Genitori, non solo i vaccini possono uccidere i vostri figli a qualsiasi età, ma se questa tragedia inconcepibile dovesse verificarsi, i medici diranno che è colpa della sindrome della morte improvvisa del lattante. Se non sapete come rapportarvi ai vaccini, leggete questa storia e unitevi al nostro gruppo Facebook per parlare con genitori informati, perché i medici vi ingannano».

Anche se è tutto in inglese, contenuti di questo genere sono presenti, da tempo, un po' in tutte le lingue, italiano compreso. Nello stesso post sponsorizzato si poteva vedere l'immagine di un bambino con gli occhi chiusi e un testo che riportava il suo nome, con tanto di data di nascita e di morte. Anche in Italia, tra l'altro, avevamo visto qualcosa del genere: una pubblicità di un gruppo di no vax, che aveva utilizzato indebitamente la foto di un bimbo che, però, era vivo e soprattutto vaccinato.

Dando poi un'occhiata alla pagina Facebook del gruppo incriminato, si nota che ciò che viene spacciato per conoscenza non sono altro le teorie di Andrew Wakefield, il celebre medico radiato per aver alterato alcuni test in modo da dimostrare una presunta correlazione tra vaccini e autismo. Durante l'udienza di fronte all'Autorità, i responsabili dell'organizzazione no vax si sono difesi citando alcuni indennizzi per danni da vaccino che sono stati erogati, negli ultimi 30 anni, ad alcuni genitori negli Stati Uniti. Per i giudici dell'Autorità, però, non sarebbe una prova sufficiente per poter pubblicizzare, come dato di fatto, ciò che è una teoria molto discutibile. Ai fini della sentenza, però, ha pesato molto più quell'immagine forte del bimbo morto (ma la cui identità non è verificabile) in un contenuto promosso a pagamento. Intanto, in tutto il Regno Unito ha fatto scalpore l'appello di una mamma di un bimbo di appena otto mesi, che avrebbe dovuto fare il vaccino a breve ma si è ammalato di morbillo dopo aver contratto la malattia da un altro bambino, più grande ma non vaccinato. Una storia, anche questa, già ampiamente vista anche qui da noi.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Novembre 2018, 11:42
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