Dopo il “miracolo” vaccini, la Gran Bretagna serra i suoi confini. Mentre il Paese è ancora in parziale lockdown e a un anno preciso dalla prima chiusura totale, diventa legge il divieto ai britannici di viaggiare al di fuori dei confini nazionali, se non per ragioni essenziali. Da lunedì prossimo chiunque cerchi di lasciare il Regno Unito verso una qualsiasi destinazione esterna in assenza di un «giustificato motivo rischia una multa fino a cinquemila sterline.
La norma, inserita nel testo legislativo di proroga dei poteri d’emergenza del governo guidato da Boris Johnson, prevede anche la quarantena obbligatoria in hotel per chiunque arrivi nel Paese da una trentina di nazioni a rischio. Regole introdotte per limitare il rischio di importazione delle temibili varianti del Covid, specie dopo che quella britannica ha preso piede ormai in tutta Europa. Nei giorni scorsi la massiccia campagna vaccinale ha iniziato a vedere i suoi frutti: a quasi un cittadino su due (28 milioni di persone) è stata già somministrata la prima dose, mentre 2,5 milioni le hanno ricevute entrambe.
Numeri che certificano il successo della campagna di vaccinazione, unita al terzo lockdown che si concluderà gradualmente tra il 12 aprile e il 21 giugno, con varie tappe intermedie. «Abbiamo avviato un piano di cauto allentamento delle restrizioni una volta per tutte», ha detto ieri il premier Johnson. Tra la fine di marzo e la fine di aprile dovrebbero riaprire prima le scuole, poi le palestre e infine ristoranti e pub: un graduale ritorno alla normalità.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Marzo 2021, 08:30
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