Fin dalle prime ore la polizia si era dichiarata convinta che Yhoana conoscesse l'assassino e gli avesse aperto lei stessa la porta, visto che non era stato riscontrato alcun segno di effrazione. Roy, che viveva lì da dieci anni, era finito inevitabilmente tra i sospetti, ma lui negava decisamente: ora il Dna lo ha smascherato e spedito dietro le sbarre. Questa volta, per quanto possa implorare, non ci sarà nessuno ad aprirgli la porta.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 27 Settembre 2017, 11:25
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