Ucciso a 27 anni per aver festeggiato la sconfitta dell'Iran ai Mondiali, arrestato il capo della polizia

Mehran Samak era sceso in strada, sfidando il regime, per festeggiare la sconfitta dei giocatori della nazionale di calcio, ritenuti traditori nei confronti dei manifestanti

Ucciso a 27 anni per aver festeggiato la sconfitta dell'Iran ai Mondiali, arrestato il capo della polizia

di Redazione web

Era stato ucciso perché aveva scelto di festeggiare la sconfitta della squadra di calcio della sua nazione, l'Iran, ai mondiali di calcio in Qatar, perché i giocatori hanno voltato le spalle alla causa dei manifestanti. Di tutta risposta le forze di polizia del regime hanno ucciso Mehran Samak, ragazzo di 27 anni, ad Anzali, nel nord del Paese. Uno sparo alla testa, per aver gioito in strada, sfidando la dittatura degli ayatollah.

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Arrestato il capo della polizia

Grazie alla denuncia di un giornalista iraniano Pouria Zeraati, la notizia dell'esecuzione ha fatto il giro del mondo ed ora è stato rimosso dal suo incarico ed arrestato il capo della polizia di Anzali. L'Iran è stato battuto 1-0 dagli Stati Uniti, facendo esplodere la festa tra i contrari al regime, tra di loro c'era anche Mehran Samak, freddato mentre suonava il clacson dell'auto in segno di festa.

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Traditori

Secondo i manifestanti i giocatori della nazionale sono dei traditori, perché nella prima partita hanno taciuto nel momento dell'inno nazionale, come forma di sostegno alla causa, ma poi hanno cantato nelle altre due partite, probabilmente minacciati dalle autorità di Teheran.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 7 Dicembre 2022, 09:36
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