UK-Italia, il legame è sempre più forte: più della metà degli italiani hanno parenti e amici nel Regno Unito

UK-Italia, il legame è sempre più forte: più della metà degli italiani hanno parenti e amici nel Regno Unito
Il legame tra Italia e Regno Unito è sempre più forte e non è messo in crisi dalla Brexit. La conferma arriva da una ricerca portata avanti dalla società di analisi e ricerca SWG per l’Ambasciata Britannica a Roma e si basa su un campione di 1000 italiani rappresentativo della popolazione. Oltre il 50% degli intervistati ha dichiarato di avere almeno un parente, un amico o un conoscente che risiede attualmente nel Regno Unito. A darne notizia il sito londraitalia.com.

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Lo studio offre una prospettiva incoraggiante per Londra, diversa dal modo con cui gli italiani continuano a guardare al Regno Unito, anche in una fase storica delicata a causa del fenomeno Brexit e della conseguente uscita del Regno Unito dall'Unione Europea.

Citando i dati della ricerca, 8 italiani su 10 auspicano che i futuri rapporti tra i due paesi non vengano scalfiti dalla Brexit. Ritengono anzi che si debbano rafforzare e consolidare per lo sviluppo di soluzioni nuove su tematiche di interesse comune come commercio, investimenti, clima ed energia.

Il 57% degli intervistati ha poi dichiarato di essere stato almeno una volta in Regno Unito nel corso degli ultimi 5 anni. Di questi, la quasi totalità ci tornerebbe, mentre l’80% di coloro che vi hanno trascorso almeno un anno parlano in maniera positiva della propria esperienza.

Rispetto all’ultima indagine, un numero sensibilmente maggiore di italiani (57%, rispetto al 47% dello scorso anno) ritiene che i britannici abbiano fatto una scelta sbagliata. In generale, la maggior parte degli italiani continua ad affermare che il voto sulla Brexit non ha influenzato la loro propensione a recarsi nel Regno Unito per turismo, studio o lavoro/affari.

Il 74% degli intervistati è poi favorevole al mantenimento di una stretta collaborazione tra Regno Unito ed Unione Europea in materia di difesa e sicurezza, mentre il 75% si dice d’accordo con l’idea di un’area di libero scambio dopo l’uscita del Regno Unito dal Mercato Unico. Il 65% degli italiani è inoltre d'accordo con una gestione controllata dei flussi migratori dei cittadini comunitari tra UE e Regno Unito.

Il mancato accordo tra Regno Unito e UE alla fine dei negoziati sulla Brexit sarebbe invece dannoso secondo 4 persone su 5. Meno di un italiano su 10 (7%) ritiene il contrario. Uno spostamento sensibile (+6% dal 2018) si nota nel numero di quanti ritengono che i danni di un no-deal sarebbero da dividere in parti uguali tra Regno Unito e UE (43%); il 26% parla di conseguenze negative soprattutto per il Regno Unito e l’11% immagina conseguenze soprattutto per l’UE.

Gli italiani sperano soprattutto che Italia e Regno Unito possano mantenere buoni rapporti anche dopo la Brexit. Secondo gli intervistati, la collaborazione è necessaria in settori come quello della ricerca scientifica e dell'innovazione (82%), degli scambi commerciali e degli investimenti (81%), dell’arte e della cultura (78%), della lotta ai cambiamenti climatici, dello sviluppo sostenibile e dell’energia (77%).
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 25 Settembre 2019, 14:35
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