Ufo, il rapporto dell'intelligence Usa atteso per il 29 giugno: ecco cosa svelerà

Ufo, il rapporto dell'intelligence Usa atteso per il 29 giugno: ecco cosa svelerà

di Enrico Chillè

Ufo, c'è grande attesa per un rapporto che l'intelligence negli Stati Uniti presenterà al Congresso a fine mese. C'è anche una data: il 29 giugno. Ecco di cosa tratterà il report non classificato dei servizi segreti Usa.

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La prima distinzione da fare riguarda la terminologia. Il termine Ufo (Unidentified flying object, oggetto volante non identificato) farà spazio a Uap (Unexplained aerial phenomena, fenomeno aereo non spiegato). Una distinzione convenzionale voluta dal Pentagono, che dovrà rispondere alla richiesta di Mark Rubio, senatore della Florida che fino allo scorso anno era Comitato ristretto per l'intelligence del Senato.

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In molti sono convinti che il rapporto dell'intelligence degli Stati Uniti dovrebbe svelare la verità sull'esistenza degli alieni. In realtà, gli extraterrestri potrebbero avere davvero poco a che fare con l'attesissimo report. L'oggetto, infatti, riguarderà alcuni chiarimenti in merito ad alcuni avvistamenti da parte di piloti militari nei cieli degli Stati Uniti, avvenuti tra il 2004 e il 2015. Si tratta quindi, semplicemente, di alcune novità sui fenomeni aerei non ancora chiariti, e non è automatico che si possa parlare di alieni.

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Alcuni dei video degli avvistamenti erano stati diffusi direttamente dalla Marina Militare Usa, altri invece sarebbero usciti per una fuga di notizie ad opera di ex dipendenti infedeli. Come spiega anche Il Post, il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti, poco meno di un anno fa, istituì un gruppo di lavoro per l'analisi dei Uap. L'importanza di una task-force del genere è semplicemente spiegabile: più che di alieni, il timore degli Usa è che possa trattarsi di apparecchiature aeree molto sofisticate, utilizzate da paesi 'rivali' come Russia o Cina.

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Quel gruppo di lavoro, tra l'altro, raccoglieva l'eredità del Programma avanzato di identificazione di minacce aerospaziali, che era stato avviato in gran segreto dal Dipartimento della Difesa nel 2007 e chiuso nel 2012. Solo nel 2017, tuttavia, l'esistenza di quel Programma fu riconosciuta ufficialmente, in uno dei pochissimi casi in cui gli Stati Uniti avevano ammesso di aver avviato indagini sugli Ufo (o Uap, che dir si voglia).

Il tema è però delicato e importante e per questo, nel 2019, l'esercito Usa aveva diffuso linee-guida per i piloti, in modo da rendere più sistematica, precisa e uniforme la segnalazione di avvistamenti aerei. Che tra l'altro risulterebbero essere abbastanza frequenti, se non addirittura con cadenza quotidiana.

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«Ci sono giunte diverse segnalazioni, da parte dei nostri militari, di incontri con velivoli non identificati e con capacità superiori. Non possiamo permetterci di non indagare seriamente, il prossimo rapporto è solo un passo di questo processo e non sarà l'ultimo», ha spiegato Mark Rubio all'Abc, in dichiarazioni riportate anche da Dagospia. Tra l'altro, alcuni degli avvistamenti da parte dei militari Usa potrebbero essere dovuti a illusioni ottiche che possono avvenire abbastanza facilmente quando si pilotano jet supersonici. Tuttavia, alcuni degli avvistamenti sarebbero stati compiuti da più piloti contemporaneamente e, in alcuni casi, anche dalle apparecchiature radar, che non sono soggette all'illusione ottica.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 4 Giugno 2021, 08:19
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