Zelensky: «Guerra nucleare è un bluff. Russi atroci a Mariupol: stavano denazificando un ospedale pediatrico?»

Il presidente ucraino a Die Zeit: "Putin vuole disintegrare l'Europa, nel mirino Moldavia, Georgia e Baltico"

Zelensky: «Guerra nucleare è un bluff. Russi atroci a Mariupol: stavano denazificando un ospedale pediatrico?»

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato in un nuovo video diffuso nella serata di oggi, dopo l'attacco all'ospedale pediatrico di Mariupol, in Ucraina, in un raid aereo russo. «Quello che gli occupanti stanno facendo a Mariupol ormai supera ogni tipo di atrocità. Europei! Ucraini! Residenti di Mariupol! Oggi dobbiamo essere uniti nel condannare questo crimine di guerra della Russia, che riflette tutto il male che gli occupanti hanno portato nella nostra terra», dice Zelensky.

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«Che Paese è la federazione russa che bombarda gli ospedali pediatrici. Ne ha paura? Le donne incinte avrebbero sparato su Rostov? I bambini piccoli avrebbero oppresso i russofoni? Che cosa era questo attacco? la 'denazificazione' dell'ospedale?», afferma parlando in russo.  «Oggi è il giorno in cui si decide tutto, si decide da che parte si sta. Le bombe russe hanno colpito un reparto di maternità funzionante e un ospedale pediatrico. Ad ora ci sono 17 feriti perché le persone hanno fatto in tempo a nascondersi», ha proseguito Zelensky denunciando che «non è la prima volta che la Russia bombarda infrastrutture civili».

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A Mariupol è in atto un «genocidio» e gli europei ora non possono dire di «non aver visto cosa sta succedendo agli ucraini e quindi devono fare dure pressioni sulla Russia affinché si sieda con noi a parlare e finisca questa guerra», aggiunge il presidente ucraino. «Noi non avremmo mai fatto e non faremo mai una cosa simile a nessuna delle città del mondo perché siamo umani e voi?», ha dichiarato Zelensky rivolgendosi ai russi. 

«Guerra nucleare? La minaccia è un bluff»

Zelensky già nel pomeriggio aveva parlato in un'intervista a Die Zeit, e getta acqua sul fuoco di un'eventualità di una guerra nucleare da parte della Russia di Vladimir Putin, dopo l'invasione degli ultimi giorni in Ucraina. «Credo che la minaccia della guerra nucleare sia un bluff», afferma Zelensky. «Una cosa è essere un assassino, altra cosa è essere un suicida. Si minaccia con le armi nucleari solo quando il resto non funziona», ha aggiunto.

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«Sono sicuro che anche la Polonia è a rischio», afferma Zelensky, secondo cui Putin «vuole disintegrare l'Europa, esattamente come l'Ucraina». E il presidente è convinto che l'intero continente sia in pericolo fino a quando la Russia avrà la possibilità di attaccare un altro Stato. Dal suo punto di vista nel mirino di Putin ci sono anche la Moldavia, la Georgia e il Baltico. «Non siamo noi a dover avere paura, ma i politici del mondo. Penso cioè a tutti quelli che guardano l'Ucraina e pensano: potrebbe avvenire una invasione del genere nel mio Paese?» , ha aggiunto in un altro passaggio dell'intervista al settimanale tedesco.

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«In ogni trattativa il mio obiettivo è porre fine alla guerra con la Russia. E sono anche pronto a determinati passi. Si può arrivare a dei compromessi ma questi non devono rappresentare un tradimento del mio Paese», ha aggiunto Zelensky in un'intervista alla Bild on line. «Anche la controparte deve essere pronta a muoversi, perciò si chiamano compromessi.

E solo così possiamo uscire da questa situazione. Dei dettagli non posso ancora parlare». «Non abbiamo ancora avuto un contatto diretto fra presidenti. Solo dopo colloqui diretti fra i due presidenti possiamo chiudere questa guerra», ha concluso.

Kiev: «Non cederemo un cm di territorio»

L'Ucraina è pronta a «una soluzione diplomatica» e a discutere la richiesta russa di neutralità, ma non cederà «un solo centimetro» di territorio a Mosca, rincara la dose in un'intervista a Bloomberg Tv Ihor Zhovkva, vice capo dello staff del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e uno dei suoi principali consiglieri di politica estera. «La nostra prima condizione per avere un simile negoziato - dice Zhovkva - è l'immediato cessate il fuoco e il ritiro delle truppe russe».

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Olena Zelenska non ha mai amato il palcoscenico. Che invece era l'habitat naturale di suo marito, Volodymyr. Pur condividendo lo stesso ambiente, Olena era più a suo agio con lo schermo del laptop (è sceneggiatrice) che i riflettori o le telecamere. In famiglia, di frontman, ne bastava uno. Volodymyr lo ha conosciuto all'università, prima della carriera e della fama. Il suo carattere lo conosce bene. Per questo non si è detta troppo entusiasta della scelta di buttarsi in politica: «Sapevo che sarebbe cambiata la nostra vita», ha raccontato. Ma tutto ciò è nel passato, ben prima della guerra. Ora Olena Zelenska sta combattendo a modo suo - sui social. Può sembrare una fesseria. Eppure anche quello, oggigiorno, è un fronte. Facebook e Instagram sono le sue armi. Accendere un faro sui più deboli, se non smascherare le malefatte più vili dei russi, la sua missione. I bambini, in particolare, sono la sua principale ossessione.

«E' impossibile mantenere la calma quando i piccoli pazienti dell'ospedale nazionale pediatrico di Okhmatdyt, che tratta i casi più complicati del Paese, vengono curati nei rifugi antiatomici. Ma i nostri bambini avranno condizioni migliori!», recita un suo post in cui rivela l'esistenza di una sorta di 'rete' di first lady - tra queste Brigitte Macron ed Emine Erdogan - per attivare i soccorsi in Ucraina. In pratica un ruolo politico. Ma alla Lady D. I suoi post sono sempre zeppi di foto, che poi vengono rilanciate in tutto il mondo. Le richieste d'interviste, dunque, si moltiplicano. E lei, che al momento si trova in un luogo sicuro ma sconosciuto, a quanto pare in Ucraina, ha risolto la questione pubblicando un lungo articolo sul sito della presidenza. «Il 24 febbraio ci siamo svegliati con l'invasione russa. I carri armati hanno attraversato il confine, gli aerei sono entrati nel nostro spazio aereo, i lanciamissili hanno circondato le nostre città. Nonostante le rassicurazioni della propaganda del Cremlino, che la chiama 'operazione specialè, in realtà ci troviamo davanti all'omicidio di massa dei civili ucraini», scrive in apertura.

Lo dicono in tanti, nel governo, e lo ripete anche lo stesso Zelensky. Ma Olena raddoppia il carico e ci mette la faccia, come si dice oggi, nonostante l'antica ritrosia alla ribalta. E' un'accusa frontale. «Forse la cosa più terrificante e devastante di questa invasione sono le perdite di bambini: Alice di otto anni, morta per le strade di Okhtyrka mentre suo nonno cercava di proteggerla; Polina di Kiev, che è morta nel bombardamento con i suoi genitori; Arseniy, 14 anni, colpito alla testa e che non ha potuto essere salvato perché un'ambulanza non è riuscito a raggiungerlo in tempo a causa degli intensi combattimenti», scrive ancora. «Quando la Russia dice che non sta facendo la guerra contro i civili, io rispondo con i nomi di questi bambini assassinati». Zelensky ha detto di essere l'obiettivo «numero uno» dei russi e sembra aver scampato ben tre tentativi di farlo fuori da quando è scoppiato il conflitto. «La mia famiglia è l'obiettivo numero due», ha assicurato. Olena, insieme ai suoi due figli, si nasconde ma continua a fare la sua parte. Proprio come Volodymyr. 


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 9 Marzo 2022, 23:20
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