Un Paese fratturato diviso tra Est e Ovest che guarda alla Nato

Un Paese fratturato diviso tra Est e Ovest che guarda alla Nato

di Giammarco Oberto

L’escalation verso un’invasione accelera in questi giorni, ma ha radici che affondano nel tempo, fin dall’epoca degli zar e poi nel nuovo ordine mondiale dopo la dissoluzione dell’Unione Sovietica.

DUE UCRAINE. I confini odierni che Mosca mette in discussione hanno pochi decenni di vita. L’est dell’Ucraina, oltre il fiume Dniepr, guarda alla Grande Madre Russia da 400 anni. La chiesa ortodossa, affiliata al patriarcato di Mosca, domina da secoli. L’ovest invece, cattolico, è appartenuto ai polacchi per tre secoli, poi all’Impero austriaco. Nell’orbita sovietica dal 1922, il Paese ha ritrovato l’indipendenza nel 1991.

DOMBASS E CRIMEA. La Crimea - pur a maggioranza russa - è stata territorio ucraino fino all’offensiva dell’Armata rossa del 2014. Il Dombass, dallo stesso anno è conteso tra l’esercito di Kiev e le milizie filorusse.

L’ORBITA NATO. Kiev in cerca di alleati guarda a occidente. Ad oggi gli aiuti militari americani sono arrivati a 2,5 miliardi di dollari. Ma un possibile ingresso dell’Ucraina nella Nato è lo spauracchio dal Cremlino, che non vuole basi e truppe americane sulla porta di casa.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Febbraio 2022, 08:19
© RIPRODUZIONE RISERVATA