È stato ucciso ieri a Mariupol all'età di 45 anni e «con una telecamera in mano» il film maker e antropologo lituano Mantas Kvedaravicius, lo ha reso noto il regista russo Vitaly Mansky, anima del festival dei documentari Artdocfest di Mosca. Il suo annuncio non ha ancora ricevuto conferme.
Kvedaravicius aveva girato il documentario Mariuopolis sulla guerra del 2014 - un'opera presentata al Festival del cinema di Berlino - e un'opera sui rapimenti in Cecenia, Barzakh. Era a Mariupol per documentare l'assedio della città. Si era laureato all'Università di Vilnius, aveva un master in antropologia culturale in Inghilterra, e stava completando la sua tesi di dottorato all'Università di Cambridge.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Aprile 2022, 10:29
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