Ucraina, Putin rilancia: «Aumentare la produzione di armi». La Russia pronta alla guerra totale

Le ultime vittorie dell'Ucraina sul campo hanno infiammato il Cremlino, pronto a rilanciare. La guerra totale adesso è dietro l'angolo.

Ucraina, Putin rilancia: «Aumentare la produzione di armi». La Russia pronta alla guerra totale

di Valerio Salviani

La Russia messa all'angolo dalla risalita dell'Ucraina, ha scatenato ulteriormente l'ira di Vladimir Putin. Gli ultimi segnali arrivati da Mosca allontanano la possibilità di una soluzione diplomatica del conflitto, che potrebbe presto passare a una fase successiva. L'Occidente teme adesso una mossa che potrebbe sparigliare le carte in tavola, rimettendo in ginocchio l'esercito di Kiev. La mobilitazione totale.

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Putin: «Aumentare la produzione di armi»

La notizia principale è che Vladimir Putin ha chiesto che venga «aumentata la produzione di armi e munizioni». Ha convocato al Cremlino i vertici dell'industria militare russa e ha dato ordine inoltre di «rifornire urgentemente le forze armate», oltre a garantire interamente la sostituzione delle importazioni di settore. Il tutto trasmesso in diretta tv sui principali canali d'informazione russi. Un segnale forte ai nemici, per far vedere che «la Russia non fa passi indietro e non pensa alla soluzione diplomatica», come annunciato dal portavoce della Duma Peskov.

 

Pene a renitenti

Ma non è finita qua. La Duma, la Camera bassa del Parlamento russo, ha previsto alcuni emendamenti (che verranno votati domani al Consiglio della Federazione prima di essere sottoposti a Putin) al codice penale che regolano il rafforzamento delle pene in caso di «mobilitazione», «legge marziale», «tempo di guerra» e «conflitto armato».

I renitenti potrebbero essere condannati con pene fino a dieci anni di reclusione, scrive l'agenzia Ria Novosti. Una mossa che da Kiev hanno interpretato come segno di «paura», ha detto il capo dell'Ufficio del presidente ucraino Zelensky, Andriy Yermak.

La goccia che può far traboccare il vaso? Il vice speaker della Duma da Mosca ha annunciato che nella zona di Lugansk il referendum sull'annessione alla Russia si terrà il 23 e 27 settembre, a quanto riferisce la Tass. Una tale mossa potrebbe servire come pretesto al Cremlino per aggiornare la sua «operazione militare speciale» in Ucraina a una formale dichiarazione di guerra, che gli consentirebbe quindi di iniziare la mobilitazione militare ed economica.

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Reclutare i detenuti

Per ingrossare le truppe, Vladimir Putin starebbe pensando anche al reclutamento dei detenuti. «Se a luglio e agosto stavano spulciando le carceri nella parte centrale della Russia, ieri si sono recati negli Urali, dove ci sono più di 35 campi di prigionia e carceri», si legge sul Daily Beast. Una mossa definita da Olga Romanova, una delle principali esperte del sistema carcerario russo, qualcosa che «va oltre i peggiori incubi». L'obiettivo sarebbe trovare 50mila soldati pronti a dare la vita per riavere la libertà.


Ultimo aggiornamento: Martedì 20 Settembre 2022, 15:15
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