In guerra anche il rapimento di un procione può far notizia. Ed è quanto sta accadendo al piccolo animale che è stato rubato, come bottino di guerra, dai soldati russi allo zoo di Kherson durante la loro ritirata. Un vero e proprio caso che è diventato subito virale sui social network e che accende i riflettori su un conflitto sempre più disperato.
Il video fa impazzire il web
Tra meme e ironia, sui social, spopola il video in cui si vede l'animale che viene prelevato in malo modo da un soldato russo. A supportare la denuncia di furto anche UAnimals, associazione animalista ucraina, che, dal primo giorno di invasione, denuncia pubblicamente anche i crimini perpetuati dagli occupanti nei confronti di animali domestici e non solo. Alla diffusione del video sul web è scattata una grande mobilitazione, a tal punto che il procione rubato è passato, a sua volta, da bottino di guerra a «un simbolo di resistenza e lotta».
L'appello social
Un vero e proprio caso internazionale che ha portato il portavoce dell'amministrazione militare della regione di Odessa, Serhiy Bratchuk dal suo canale Instagram a lanciare un appello ai rapitori, proponendo uno scambio con 10 prigionieri russi.
Ma non è l'unico
Il procione, però, non sarebbe comunque l'unico animale sottratto dagli zoo dell'Ucraina da parte dei soldati russi. A ricordarlo è intervenuto Oleksandr Todorchuk, direttore del movimento animalista ucraino UAnimals, che, sulla sua pagina Facebook, ha denunciato: «Vale la pena specificare che il procione dello zoo di Kherson non è il solo animale rubato dai russi.
E anche gli animali, dunque, diventano vittime di una guerra iniziata quasi un anno fa con l'invasione voluta da Vladimir Putin.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Novembre 2022, 17:46
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