Kiev si svuota aspettando il grande assalto. Ma l'obiettivo più ambito dai russi è Mariupol, la città portuale sul Mare di Azov ormai votata a città martire e su cui si stringe la manovra a tenaglia delle truppe di Mosca e delle milizie dell'autoproclamata Repubblica di Donetsk.
Dopo il bombardamento dell'ospedale pediatrico in cui una bimba e morta e numerosi sono stati i feriti, ieri è stata devastata l'università. E ormai si scavano fosse comuni.Immagini che l'arcivescovo di Kiev non esita a ricollegare «ai tempi di Stalin». E il peggio potrebbe ancora venire, almeno stando agli allarmi provenienti dagli Usa e dalla Gran Bretagna secondo i quali le truppe d'invasione potrebbero fare ricorso alle armi chimiche.
È su questa città che gli invasori concentrano gran parte del loro fuoco nel tentativo di bloccare uno degli strategici accessi al mare dell'Ucraina.
La vicepremier Iryna Verschuk ha detto che un convoglio umanitario che cercava di raggiungere la città è stato costretto a tornare indietro. Foto pubblicate dalla Cnn mostrano alcuni corpi di persone uccise che vengono gettati in una fossa comune. Le violenze, qui come nel resto dell'Ucraina, non risparmiano i bambini. Liudmyla Denisova, responsabile per i diritti umani al Parlamento di Kiev, ha affermato che son 71 quelli rimasti uccisi e 100 feriti dall'inizio dell'invasione.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Marzo 2022, 09:55
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