Mariupol, bambini costretti a bere acqua piovana dalle pozzanghere

Per prendere acqua da bere una mamma ucraina ha dovuto correre per 3 km fino a un pozzo sotto le bombe

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Con la casa distrutta dai bombardamenti russi era stata costretta a portare i suoi tre figli in uno scantinato senza servizi igienici né elettricità. Per bere hanno dovuto prendere l’acqua piovana dalle pozzanghere per giorni e quando la bimba di sei anni si è ammalata, Yuliia, una mamma ucraina di Mariupol, si è sentita ancora di più impotente per non riuscire a proteggere e curare senza medicine le sue bambine di 11, 6 e tre anni. Per questo ha deciso di avventurarsi per oltre tre chilometri fino al pozzo più vicino. «Ho dovuto correre fino al pozzo sotto i colpi di arma da fuoco, sotto le bombe». Racconta Yuliia un videodiario per il programma Wales Investigates della Bbc. «Avevo soldi ma non potevo comprare niente perché non c'era niente da nessuna parte: tutto era rotto, saccheggiato e distrutto» ha aggiunto Yuliia.

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La mamma ha aggiunto che un giorno aveva una sola ciotolina di zuppa per nutrire le bimbe e un bicchiere d’acqua per lavare tutti e tre i figli.

L'amica d'infanzia di Yuliia, Nataliia, 32 anni, spera che riescano a scappare per trovare rifugio a Caernarfon nel Galles del Nord. La 32enne contabile non è stata in grado di contattare la sua amica per settimane a causa dell'escalation della guerra a Mariupol e nel resto dell'Ucraina e ha dovuto accontentarsi degli aggiornamenti intermittenti del videodiario che Yuliia riesce a fare dal suo bunker sotterraneo, mentre il marito combatte in prima linea. Adesso Nataliia sta facendo tutto il possibile per aiutare Yuliia a portare la sua famiglia nel Regno Unito grazie al programma per i rifugiati.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 2 Maggio 2022, 20:42
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