Ucraina, famiglia uccisa da una bomba russa. Il marito e padre: «Il mondo deve sapere»

Il dolore di Serhiy Perebyinis, che non era fuggito insieme alla sua famiglia per assistere la madre anziana e malata

Ucraina, famiglia uccisa da una bomba russa. Il marito e padre: «Il mondo deve sapere»

La loro è solo una delle migliaia di storie drammatiche di chi cerca di fuggire dalla guerra in Ucraina. È però diventata famosa in tutto il mondo grazie allo scatto di un fotografo, ed ora si arricchisce di particolari. Tatiana, 43 anni, è stata uccisa insieme ai figli di 18 e 9 anni, al loro cane, e ad un volontario di 27 anni che li stava aiutando nella fuga. A sopravvivere c'è invece il marito della 43enne, Serhiy Perebyinis. Per il semplice motivo che non si trovava con loro in quel momento.

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Quella foto, così drammatica, era stata scattata dal fotografo Andriy Dubchak, che collabora per il New York Times. Ed è proprio al giornale statunitense che il marito di Tatiana, suo coetaneo, racconta la propria drammatica vicenda. «Tutto il mondo deve sapere cosa sta accadendo qui in Ucraina. Dovevamo fuggire giorni prima, ma mia suocera è malata di Alzheimer e la nostra casa era stata colpita dai bombardamenti, quindi ci eravamo dovuti rifugiare per giorni nello scantinato» - spiega Serhiy Perebyinis - «Io non potevo partire con loro, mia madre si trova in Ucraina orientale ed è gravemente malata, non potevo lasciarla da sola.

Le ho detto, prima che partissero: 'Perdonami se non posso difendervi, devo prendermi cura di mia madre e questo significa che non posso proteggervi'. Lei mi ha risposto: 'Non preoccuparti, ce la farò'».

 

La fuga di Tatiana e dei suoi figli si è interrotta a Irpin, alle porte di Kiev, dove è stata falcidiata con i figli e il volontario vicino ad un ponte, con i bagagli e il 'trasportino' con il cane. Serhiy ha saputo della strage della sua famiglia da Twitter e al New York Times ha raccontato come aveva conosciuto Tatiana, ma anche della loro prima fuga dal Donbass in fiamme nel 2014 e i loro lunghi preparativi per fuggire da Kiev. «Fa male vedere le foto dei propri cari uccisi, ma è importante che ci siano. Il mondo intero deve sapere cosa sta succedendo qui», ribadisce l'uomo.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Marzo 2022, 11:55
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