L'Fbi ha perquisito la residenza di Donald Trump a Mar-a-Lago, in Florida. Lo ha rivelato l'ex presidente (che si trovava a New York alla Trump Tower), con una nota inviata alla Cnn: «Dopo aver lavorato e collaborato con le agenzie governative competenti, questo raid senza preavviso a casa mia non era necessario né appropriato», ha fatto comunicato il tycoon. Poi ha definito la perquisizione una «strumentalizzazione della giustizia e un attacco dei democratici di sinistra radicali che disperatamente non vogliono che mi candidi alle elezioni del 2024».
Trump failed to return classified docs requested by the National Archives. A federal judge issued a search warrant for probable cause of a crime. This is not some rando move by the FBI so you shitforbrains Republicans calling for “defunding the FBI”for once try to be less stupid https://t.co/L9qVLqmwsT
— Michael Steele (@MichaelSteele) August 9, 2022
Evento senza precendeti
La perquisizione alla casa di Trump è un evento unico nella storia americana.
Perché il blitz a Miami
La residenza di Trump a Miami non è un posto come un altro. È la dimora scelta dall'ex presidente, dopo aver lasciato la Casa Bianca. E inoltre, in Florida aveva fatto trasportare decine di scatoloni contenenti documenti che dovevano essere consegnati alla Library di Stato, gli Archivi americani che conservano tutti gli atti e documenti della Casa Bianca. La perquisizione è stata fatta poche ore dopo l'incontro tra l'ex procuratore federale John Rowley, che ora rappresenta Trump, con uomini del dipartimento di Giustizia.
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 10 Agosto 2022, 13:34
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