Trump: «Coronavirus creato in laboratorio a Wuhan in Cina, ci sono le prove: le ho viste»

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Donald Trump non molla la presa e continua ad accusare la Cina di aver prodotto il coronavirus in laboratorio. Il presidente degli Usa ha più volte ribadito la sua convinzione sul fatto che il virus sia uscito da un laboratorio di ricerca di Wuhan, creando poi alla popolazione mondiale un danno senza precedenti.

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Trump ha affermato, secondo quanto riportato dall'agenzia Reuters, di aver visto le prove di quanto afferma ormai da settimane, spiegando però di non poter aggiungere altro. Il presidente è convinto che il virus sia stato creato in laboratorio e che sia uscito, o per errore o in modo intenzionale per volere di qualcuno, originando la pandemia. Le parole del presidente sono state smentite però da numerosi scienziati che hanno avuto la prova che si tratta di una modifica genetica di un virus presente nei pipistrelli e che tale modifica sia avvenuta naturalmente. Tra questi anche l’Ufficio della DNI, la Direzione Nazionale dell’Intelligence ha escluso che il Coronavirus sia stato costruito, ma ha affermato che le indagini per capirne la sua origine sono ancora in corso.

A nulla serve il parere della comunità scientifica per Trump che si dice così convinto delle sue parole al punto da chiedere un risarcimento  a Pechino di centinaia di miliardi di dollari, come riporta anche il Corriere. La principale accusa mossa dal parlamento statunitense resta però quella di aver nascosto i dati sul virus, impedendo al resto del mondo di agire per tempo. Accusa che anche molti governatori dei singoli stati stanno muovendo alla Cina. Tutto cade a pennello in previsione delle prossime elezioni, uno dei temi su cui pare stia puntanto Trump è proprio la cancellazione di parte del debito che gli Usa hanno con la Cina
Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Maggio 2020, 10:24
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