Tredicenne ucciso a coltellate da due coetanei. Il papà distrutto: «I social non lo hanno protetto»

La vittima è stata adescata da una ragazza e poi ucciso da due bulli

Tredicenne ucciso a coltellate da due coetanei. Il papà distrutto: «I social non lo hanno protetto»

di Alessia Strinati

Un ragazzo di 13 anni è stato accoltellato a morte dopo essere stato adescato sui social. Secondo il padre di Olly Stephens la vittima oggi sarebbe ancora qui se non fosse stato adescato dai suoi aguzzini sui social. Il giovane è stato pugnalato a morte a Reading, nel Berkshire, da due adolescenti.

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I ragazzi hanno chiesto a una ragazza di adescarlo attraverso i social. Olly si è presentato all'appuntamento in un campo dietro casa sua nel gennaio 2021 e proprio lì è stato ferito a morte. La polizia della Thames Valley ha aggiunto che le prove di bullismo e video violenti con coltelli trovati sui telefoni degli assassini erano solo "la punta di un iceberg molto grande".

Olly era infatti vittima di bullismo da tempo e secondo il padre, il fatto che non ci sia stata protezione della privacy sul social, ha contribuito alla sua morte.

I suoi aguzzini sono riusciti facilmente a rintracciarlo e ad adescarlo, così da metterlo in trappola. Il 13enne è stato trovato in una pozza di sangue, ma a nulla sono serviti i soccorsi giunti immediatamente sul posto.

Un ragazzo di 14 anni e uno di 13 sono stati accusati del delitto e condannati. La famiglia però oggi punta il dito verso i social e anche contro la giovane che lo avrebbe adescato dandogli l'appuntamento in cui Olly ha incontrato la morte. 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 20 Giugno 2022, 22:20
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