Travel blogger in carcere in Iran per aver fatto volare un drone: «Celle grandi quanto un letto»
di Domenico Zurlo
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Le rigide leggi dell’Iran vietano infatti l’uso di droni senza permesso: l’arresto è scattato ai primi di luglio, entrambi sono detenuti nel carcere di Evin, lo stesso in cui si trova dal 2016 Nazanin Zaghari-Ratcliffe, accusata di spionaggio, non esattamente un paradiso per chi vi è rinchiuso. I due blogger sono in carcere ma non hanno ancora avuto un processo: il governo britannico dovrebbe discutere con l'Iran della questione alla prossima assemblea dell'Onu.
Secondo quanto ha raccontato proprio il marito della Ratcliffe, Richard, la signora King - che ha avuto contatti con sua moglie - è «spaventata e disorientata, intimidita dall’interrogatorio». Le celle di isolamento in quel carcere, ha raccontato, «sono grandi quanto un letto matrimoniale», scrive il quotidiano Independent.
Prima dell’Iran, Jolie e Mark erano stati anche in India, Pakistan e Cina: «La nostra motivazione - scrivevano sul loro sito, di nome The Way Overland - è di dare ispirazione a chiunque voglia viaggiare, e rompere lo stigma di alcuni Paesi che vengono denigrati sui media». Per la famiglia si tratta di un malinteso: «Non erano a conoscenza della legge iraniana che vieta i voli con droni senza licenza», ha detto Pouria Zeerati, giornalista di un canale tv iraniano, Manoto TV.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Settembre 2019, 13:55
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