Trapianti, l'effetto domino della generosità: donano il rene in sei, ognuno per aiutare l'altro

L'effetto domino della generosità: donano il rene in sei, ognuno per aiutare l'altro

di Anna Guaita
NEW YORK – La generosità è contagiosa. La decisione di un donna che ha offerto di donare uno dei propri reni, è stata imitata da altre cinque persone. Grazie al suo esempio, sei americani hanno ricevuto un rene, e in ognuno di questi casi l’organo proveniva da perfetti sconosciuti, tutti donatori viventi.

Quando la serie di trapianti incrociati si è concluso, e tutti e dodici gli interessati si sono rimessi dagli interventi, il Northwestern Hospital di Chicago, dove gli espianti e i trapianti hanno avuto luogo, ha presentato il gruppetto al pubblico. I dodici hanno spiegato che fra loro si è creato un profondo rapporto di solidarietà ed amicizia, e si sono augurati che il loro esempio venga imitato.
 
La catena dei trapianti da solidarietà – che in americano è chiamata “swapportunity”, da swap (scambio) e opportunity – è partita da Kimberly Cooper, una donna di 44 anni, che ha sempre praticato il volontariato, ma che un giorno ha compiuto l’eroico gesto di decidere di diventare donatrice vivente. In pochissimo tempo, è stato trovato il candidato ideale a ricevere il suo rene: il 21enne Brendan Flaherty, da 10 anni dipendente dalla dialisi, in attesa di un trapianto da sei anni.
 
Non che Brendan non avesse un donatore: il suo migliore amico, Philip Cameli, si era offerto di dargliene uno, ma non si era rivelato compatibile. Tuttavia, quando è comparsa la donazione della signora Cooper, Philip è rimasto così colpito dal fatto che la donna volesse donare un proprio organo alla cieca, a chiunque ne avesse bisogno, che ha voluto seguirne l’esempio: «Sono stato egoista tante volte nella vita, ho pensato che questo era un modo per fare ammenda» ha spiegato il giovane.
 
E così il rene di Philip è andato nella banca degli organi. Ed è stato assegnato alla signora Clotilde Ruiz. Anche lei aveva un possibile donatore, la figlia Daisy. Ma anche in questo caso, non c’era compatibilità. Senonchè anche Daisy è rimasta impressionata dalla generosità della signora Cooper e come Philip ha deciso di donare comunque il proprio rene, anche se la crisi della madre era risolta.
 
E così il rene di Daisy è andato a Scott Rial, e l’amico che voleva donarlo a lui ma non poteva per motivi di incompatibilità lo ha a sua volta messo nella banca organi, salvando la vita di Sherry Dickson. L’aspirante donatrice di Sherry, anch’essa incompatibile, ha fatto lei la stessa scelta di donare comunque il proprio rene, che è così andato a Kimberly Kostro, e quello non adatto a Kimberly è andato a Steven Zachar.

Sei persone salvate per una serie di trapianti incrociati, grazie alla generosità di donatori viventi, tutti ispirati da quel primo gesto di Kimberly Cooper.
 
Lei, davanti alle telecamere della Cbs, è stata molto semplice: «E’ difficile credere che tanto bene sia venuto dal fatto che un giorno ho deciso di compiere un passo altruista. Mio Dio, è incredibile! E’ una sensazione indescrivibile sapere che qualcuno può continuare a vivere perché hai fatto una scelta giusta».
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Marzo 2018, 22:39
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