Sottoposte ad esami vaginali forzati e ad altre procedure mediche invasive all'aeroporto di Doha, nel Qatar. Violenze che cinque donne australiane hanno deciso di denunciare, citando in giudizio il governo del Qatar e la compagnia aerea Qatar Airways, che le avrebbe obbligate, sotto la minaccia delle armi. Il controllo eccessivo secondo le donne australiane, è avvenuto due anni fa, ed avrebbe provocato problemi alla loro salute mentale, tra cui depressione e disturbo da stress post-traumatico.
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Neonato abbandonato
Le passeggere di Qatar Airways stavando volando in direzione di Sydney, ma tutti i passeggeri, compresi cittadini provenienti da Australia, Nuova Zelanda e Gran Bretagna, sono stati fatti scendere dall'aereo e sottoposti a esami invasivi, dopo che sul bagno della compagnia aerea è stato scoperto un neonato; l'abbandono dei neonati è un problema molto diffuso nel paese che sta per ospitare i mondiali di calcio 2022, che imprigiona le donne in gravidanza fuori dal matrimonio, perché il sesso tra persone non sposate è considerato illegale.
Richiesta di danni
A distanza di due anni, le cinque australiane ora chiedono un risarcimento per i danni morali ed il «contatto fisico illegale» subito all'aeroporto di Doha; le donne sono state portate in ambulanza, alcune sotto la minaccia delle armi, sono state rinchiuse all'interno ed obbligate ad abbassare gli slip per un esame ginecologico.
I funzionari del Qatar, inizialmente hanno detto che tali pratiche fossero incoerenti con la cultura e i valori del loro paese, ma in seguito alle polemiche molte accese in Australia, tanto da far intervenire anche il premier Scott Morrison, con una denuncia ufficiale, i funzionari dell'aeroporto si sono scusati, mentre un ufficiale che ha organizzato le perquisizioni è stato arrestato.
Ultimo aggiornamento: Martedì 25 Ottobre 2022, 21:59
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