La Svizzera apre le piste da sci ed è polemica per l'assembramento davanti agli impianti in piena pandemia da coronavirus. Le foto della folla all'ingresso della funivia della stazione sciistica di Verbier, nel Canton Vallese, stanno facendo il giro del web confermando le paure delle settimane scorse, quando l'Italia ha deciso di chiudere gli impianti per scongiurare una nuova ondata e ha chiesto agli altri Paesi europei di adottare una linea comune. La Svizzera ha risposto picche, dando il benvenuto ai turisti italiani.
Come riferisce LeNouvelliste, le immagini degli sciatori ammassati hanno scatenato un putiferio e costretto la direzione dell'impianto ad una correzione di rotta. Il governo locale ha subito chiesto provvedimenti come il rispetto dei segnali a terra, il distanziamento e il personale aggiuntivo. «Il danno è stato fatto e non potevamo più correggere la situazione in quel momento», ha spiegato Laurent Vaucher, direttore di Téléverbier. Aggiungendo comunque che «questa mattina abbiamo messo in atto le misure che volevamo implementare durante la settimana. Abbiamo ancora qualche aggiustamento da fare, ma siamo pronti».
Hier en Suisse au pied des pistes avec une obligation de la distanciation 🤷♂️ pic.twitter.com/wFVwXAbDvA
— kick killer (@kick_killer) December 6, 2020
Il consigliere di Stato Christophe Darbellay, che ieri aveva criticato duramente quanto stava accadendo, oggi ha accolto con favore la correzione di rotta dell'impianto di Verbier. «Lo scivolone è stato corretto, ora faccio appello alla responsabilità individuale perché tutto funzioni senza intoppi», ha detto.
#Suisse #Verbier #ConseilFédéral Comment se donner les meilleures chances de réussir une 3e vague qui mettra toute la société en danger. #SkiSuisse, le #Sonderfall européen de la honte. Source: https://t.co/izWEdnA2tg pic.twitter.com/nqPkBO9zGX
— Charles Heimberg (@heimbergch) December 6, 2020
Dal 22 dicembre in Svizzera l'apertura delle singole stazioni invernali sarà autorizzata dai cantoni solo se la situazione epidemiologica lo consentirà. I cantoni, inoltre, dovranno controllare le regole nei comprensori sciistici (obbligo di mascherina negli impianti di trasporto e distanziamento nelle file di attesa) e in caso di abusi ripetuti revocare l'autorizzazione.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 7 Dicembre 2020, 11:23
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