Un'altra storia tremenda, un altro ragazzino che si toglie la vita quando - a 13 anni - la vita dovresti incominciare ad assaporarla. Lucas viveva a Golbey, 8mila e rotti abitanti nell'est della Francia, non distante dalla Germania, frequentava la scuola Louis Armand, era appassionato di disegno, moda, musica e, soprattutto, della cantante Adèle. Ma sabato scorso ha detto basta.
La famiglia: «Il nostro Lucas vittima dei bulli»
Secondo la sua famiglia, Lucas ha detto basta perché vittima di omofobia e bullismo a scuola. Si sentiva diverso, Lucas. Anzi, lo facevano sentire diverso quelle persone - ragazzi ma non solo - che prendevano in giro quel compagno, sicuramente più intelligente di loro, per "l'orientamento sessuale dell'adolescente", come scrive La Voix du Nord citando quanto riferito dalla mamma e dallo stesso Lucas in un incontro a scuola con gli insegnanti. «La situazione è stata presa molto sul serio dall'istituto, dal dirigente scolastico», assicurava Valérie Dautreme, direttrice accademica dei servizi educativi nazionali - che aggiungeva - Lucas ha detto in seguito che le cose si erano sistemate, che non veniva più preso in giro».
Invece, purtroppo non è stato così e gli atti di bullismo contro Lucas sono proseguiti, come e forse peggio di prima.
Adesso le autorità apriranno un'inchiesta per stabilire le responsabilità dentro una scuola che conta 700 studenti. Lucas lascia nel dolore il fratello, la sorella, i genitori e tutti quelli che gli volevano bene.
Suicida a 13 anni perché i compagni di scuola gli dicevano: «Sei gay». La famiglia: bullizzato per mesi https://t.co/NOM6lLsKC3
— Leggo (@leggoit) January 12, 2023
Ultimo aggiornamento: Giovedì 12 Gennaio 2023, 15:25
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