Stupra la figlia 14enne della compagna e poi la uccide davanti alla donna: «Non mi ha fermato, era divertita»

Stupra la figlia 14enne della compagna e poi la uccide davanti alla donna: «Non mi ha fermato, era divertita»

di Alessia Strinati
Stupra la figlia adottiva della sua compagna, poi la uccide di fronte alla donna. Jacob Sullivan è stato condannato a morte per lo stupro e l’omicidio di Grace Packer, la figlia adottiva 14enne della sua compagna, in Pennsylvania. I fatti risalgono al 2016 ma proprio in questi giorni, come riporta la stampa locale, è avvenuta la condanna.

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Jacob ha commesso il delitto con il supporto della compagna, Sara Packer. I due prima hanno stuprato la  giovanissima vittima e poi l'hanno uccisa. Per sbarazzarsi del corpo, infine, hanno ridotto il cadavere in pezzi. Sebbene materialmente la madre adottiva dell'adolescente non abbia partecipato al delitto, secondo la sentenza si sarebbe divertita in modo voyeristico, limitandosi ad osservare l'operato del compagno senza intervenire o chiamare i soccorsi.

A spiegare la dinamica del delitto, e il conivolgimento della donna, è stato lo stesso Sullivan che ha confessato di aver strangolato la 14enne, ignorando le sue richieste di aiuto. Prima di ricorrere a tali mezzi, ha ammesso che per giorni aveva lasciato la ragazza in mansarda senza acqua né cibo, nella speranza che morisse, ma non era accaduto, così ha optato per metodi più sbrigativi. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Marzo 2019, 11:54
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