Strangola la fidanzata di 16 anni dopo una lite e simula un suicidio, 22enne rischia l'ergastolo

Strangola la fidanzata di 16 anni dopo una lite e simula un suicidio, 22enne rischia l'ergastolo

di Alessia Strinati

Viene uccisa dal suo fidanzato che simula un suicidio. Luz Belén Marino, 16 anni, è morta all'Ospedale Municipale ‘Nuestra Señora de Luján' dopo essere stata strangolata nella sua casa di Muñiz, una cittadina a nord della provincia di Buenos Aires, dal suo fidanzato, Cristian Zanetti, di 22 anni. 

La ragazza è morta domenica scorsa, come riporta la stampa locale.

Inizialmente il caso stava per essere archiviato come omicidio dopo che la ragazza è stata trovata impiccata, ma l'autopsia ha mostrato che in realtà Luz era morta prima dell'impiccagione. Ad ucciderla sarebbe stato il suo fidanzato che l'avrebbe raggiunta a casa dopo una brutta lite. Inizialmente il 22enne ha provato a chiederle di vedersi ma al suo rifiuto ha chiamato la madre della 16enne, che era a lavoro, le ha chiesto le chiavi di casa per farle una sorpresa ed è entrato nell'appartamento.

In casa Cristian si è avventato sulla sua fidanzata e l'ha strangolata, poi ha simulato un'impiccagione e ha chiamato i soccorsi. Inizialmente si è pensato a un suicidio, ma le analisi post mortem hanno insospettito la polizia che ha arrestato il giovane. Ora si attendono i risultati del materiale trovato sotto le unghie della 16enne, se il DNA dovesse condurre al fidanzato il 22enne rischierebbe l'ergastolo per omicidio. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Dicembre 2020, 16:58
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