Strage a Las Vegas: "Paddock aveva prenotato un'altra stanza, non voleva uccidersi ma fuggire"

Strage a Las Vegas: "Paddock aveva prenotato un'altra stanza, non voleva uccidersi ma fuggire"
Le indagini sulla strage di Las Vegas proseguono, tra luci, ombre e veri e propri misteri. Joseph Lombardo, lo sceriffo locale, ha esposto i dettagli del lavoro svolto allo scopo di dare un perché alla mattanza provocata da Stephen Paddock. L'uomo non ha lasciato messaggi che possano spiegare la strage e forse avrebbe voluto colpire ancora prima di domenica scorsa.

Gli inquirenti hanno infatti scoperto che l'uomo aveva affittato una stanza tramite Airbnb all'Ogden hotel in contemporanea con un festival di musica alternativa tenutosi il 22-24 settembre, prima del massacro al festival di musica country. Lombardo ha descritto il killer come una persone «disturbata e pericolosa» e ha rivelato che grosse quantità di esplosivo e oltre 1.600 munizioni sono state trovate nella sua auto dopo l'attacco nel quale ha ucciso 58 persone. 

Ad ogni modo, gli inquirenti non hanno dubbi: dopo la strage di domenica scorsa, Paddock non aveva intenzione di togliersi la vita, ma di darsi alla fuga. L'uomo voleva sopravvivere e scappare: ha sparato 200 colpi d'arma da fuoco nel corridoio quando una guardia della sicurezza si è avvicinata alla sua stanza d'albergo. La stessa guardia, pur essendo rimasta ferita ad una gamba, ha aiutato un gruppo di agenti a sgomberare le stanze al 32/mo piano, dove era entrato in azione Paddock.

LA STRAGE DURATA 10', IL BLITZ 75 Stephen Paddock, l'autore della strage di Las Vegas, ha sparato per 10 minuti, dalle 22.05 alle 22.15, mentre due minuti dopo i primi due agenti sono arrivati al 32/mo piano dell'hotel da cui stava sparando sulla folla di un concerto. Prima di entrare nella stanza, però, sono passati complessivamente 75 minuti per evacuare tutte le altre stanze e procedere con tutte le cautele del caso, dato che non si udivano più spari. È la ricostruzione fornita dallo sceriffo locale Joseph Lombardo in una conferenza stampa, nella quale ha difeso la modalità operandi e la tempestività delle forze dell' ordine.

IL GIALLO DELLE TELECAMERE Nessuna delle videocamere installate da Stephen Paddock, l'autore della strage di Las Vegas, stava registrando. Lo ha riferito lo sceriffo locale Joseph Lombardo, in una conferenza stampa di aggiornamento sulle indagini. Paddock aveva messo le telecamere sullo spioncino della porta della sua camera d'albergo e all'esterno per osservare i movimenti della polizia, ma non erano in funzione.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 5 Ottobre 2017, 08:46
© RIPRODUZIONE RISERVATA