Starbucks apre ai sordomuti: primo caffè negli Usa con i camerieri specializzati nella lingua dei segni

Starbucks apre ai sordomuti: primo caffè negli Usa con i camerieri specializzati nella lingua dei segni

di Domenico Zurlo
Starbucks apre ai sordomuti: non ancora nel nostro Paese, dove l'apertura a Milano ha portato ressa e non poche polemiche, ma per adesso negli Stati Uniti. Ordinare un frappuccino sarà infatti più facile per i sordomuti che vorranno recarsi nello speciale ASL Starbucks di Washington, nei pressi della Gallaudet University: non un caso, dato che quest'ultimo è un ateneo specializzato per sordomuti.

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Il gigante del caffè ha aperto questo ASL Starbucks (A.S.L., che sta per American Sign Language è l'acronimo equivalente del nostro L.I.S., la lingua dei segni italiana) con tutto il personale specializzato nella lingua dei segni. 25 sono gli impiegati, tutti in grado di abbattere le barriere a cui i clienti con disabilità a livello di udito o di parola possono andare incontro quando devono fare un'ordinazione. E c'è anche un murale ispirato al linguaggio dei segni che adorna un grande muro nel negozio e un ambiente "DeafSpace" che è stato costruito appositamente per i clienti non udenti o con problemi di udito, scrive il quotidiano Independent.



Quello di Washington non è però il primo caffè per sordomuti al mondo: il primo era stato aperto proprio da Starbucks nel 2016 in Malesia, mentre quello di Washington vicino la Gallaudet è appunto il primo negli Stati Uniti.
Per i sordomuti italiani ed europei, per adesso toccherà aspettare.

 
 

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Ottobre 2018, 22:17
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