L'Europa chiude al vaccino Sputnik, Breton: «Non ci serve e i russi hanno difficoltà a produrlo»

L'Europa chiude al vaccino Sputnik, Breton: «Non ci serve e i russi hanno difficoltà a produrlo»

L'Europa chiude al vaccino Sputnik. Il commissario europeo incaricato della campagna dei vaccini, Thierry Breton, ha detto stasera al Tg di TF1, in Francia, che l'Europa non avrà bisogno del vaccino russo: «Priorità ai vaccini fabbricati sul territorio europeo», ha sottolineato il commissario Ue. «Non avremo assolutamente bisogno del vaccino Sputnik V. I russi hanno grandi difficoltà a produrlo e noi li aiuteremo nel secondo semestre se ne avranno bisogno», ha aggiunto.

Breton ha detto che «l'Europa è ora il continente che produce più vaccini» e che «il ritardo nella campagna vaccinale, rispetto a Usa e Gran Bretagna», è «di sole 3 settimane». «I vaccini non ci mancheranno, saranno pronti e molto rapidamente». «L'obiettivo - ha sottolineato Breton - è l'immunità per l'Europa entro il mese di giugno».

Ha poi precisato una data «simbolica come il 14 luglio», festa nazionale francese: «Quel giorno l'Europa avrà raggiunto l'immunità».

Ema: «Per Sputnik ispezione in Russia ad aprile»

Per il vaccino Sputnik Ema ha iniziato «la revisione a cicli che avviene solo per i vaccini promettenti: i dati vengono visti in corso per procedere, quando il dossier è completato, con un'approvazione veloce. Ad Aprile faremo delle ispezioni in Russia, sia per le produzioni che per lo studio clinico»: lo ha detto Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccini dell'Ema, durante la trasmissione «Che tempo che fa». Cavaleri ha poi spiegato che l'Ema non era a favore di una sospensione di AstraZeneca. «Sono scelte anche emotive per paura che la popolazione non capisca, l'Ema chiedeva di verificare prima di sospendere». 


Ultimo aggiornamento: Lunedì 22 Marzo 2021, 09:55
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