Attentato a Gerusalemme, assalto a una sinagoga: almeno 7 morti. Ucciso il killer. Hamas: «Vendetta per le vittime di Jenin» FOTO

I fatti sono avvenuti vicino ad una sinagoga della zona est della città. Hamas: «Vendetta per le vittime di Jenin»

Attentato a Gerusalemme, assalto a una sinagoga: almeno 7 morti. Ucciso il killer. Hamas: «Vendetta per le vittime di Jenin» FOTO

di Redazione web

Sparatoria nel quartiere ortodosso di Neve Yaakov a Gerusalemme, nei pressi di una sinagoga nel Giorno della Memoria (che in Israele si celebra nel mese di aprile). Almeno sette persone sono morte dopo essere state colpite da colpi d'arma da fuoco, mentre i feriti sarebbero una decina, di cui tre in gravi condizioni. Secondo quanto riferiscono i media locali, l'assalitore è stato ucciso dalla polizia.  Secondo, si tratta di un
palestinese di A-Tur, nella parte est della città, indentificato in Alkam Khairi (21 anni), senza nessun precedente di affiliazione politica.

 

Netanyahu sul luogo dell'attentato

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha visitato il luogo dell'attentato terroristico. Era accompagnato dai comandanti della polizia di Gerusalemme e dal ministro per la sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir, che lo hanno aggiornato sugli sviluppi delle indagini della polizia e sulle ricerche dei possibili fiancheggiatori dell'attentatore, un palestinese di Gerusalemme est. Netanyahu era circondato da un cordone di agenti di sicurezza. Alla sua vista abitanti del rione hanno scandito ripetutamente: «Morte ai terroristi».

La sparatoria sarbbe avvenuta vicino ad una sinagoga

Secondo alcuni media i fatti sarebbero avvenuti vicino ad una sinagoga. In quel momento molti fedeli stavano uscendo dopo una funzione religiosa. L'attacco arriva dopo una notte di tensione, con razzi lanciati da Gaza nel sud di Israele e attacchi in risposta dell'aviazione israeliana.

«L'attentatore è un palestinese». La sparatoria in due fasi


«L'autore dell'attentato a Gerusalemme è un palestinese della parte est della città».

Lo ha detto il capo della polizia di Gerusalemme secondo cui l'uomo ha sparato davanti alla sinagoga del quartiere di Neve Yaaco e poi è scappato a bordo di una vettura verso una zona vicina a prevalenza araba della città. Raggiunto dagli agenti - secondo la stessa fonte - ha sparato ai poliziotti prima di essere colpito a sua volta. La polizia ha confermato che le vittime israeliane sono almeno 7. L'attentatore, secondo fonti palestinesi,  è un ragazzo di A-Tur, nella parte est della città, indentificato in Alkam Khairi (21 anni), senza nessun precedente di affiliazione politica.

Hamas: «Vendetta per i morti di Jenin»

«Una operazione eroica»: così la Jihad islamica ha definito l'attacco compiuto in un rione ortodosso di Gerusalemme da un attentatore palestinese mentre Hamas ha affermato che si è trattato di una «vendetta per i morti di Jenin». Riferendosi ai 9 palestinesi rimasti uccisi ieri a Jenin in scontri con l'esercito e al successivo lancio notturno di razzi verso Israele il portavoce della Jihad islamica, citato dai media, ha aggiunto che l'attentato odierno «dimostra che si è saldato un fronte unico che include Gerusalemme, la Cisgiordania e Gaza».


Tajani: «Sono sconvolto, atto di terrore orrendo»

«Sono sconvolto dalla notizia dell'attacco alla sinagoga di #Gerusalemme, durante lo Shabbat», ha affermato in un tweet il ministro degli esteri Antonio Tajani, aggiungendo che quanto è avvenuto è «un atto di terrore, ancora più orrendo nel giorno in cui commemoriamo la Shoah. I nostri pensieri e le nostre preghiere vanno alle vittime e ai loro cari».

 

Usa: «Attentato orribile»


Condanna per l' «assolutamente orribile» attentato a Gerusalemme è stata espressa dal Dipartimento di Stato americano. «Il nostro impegno per la sicurezza di Israele rimane solido», ha assicurato il portavoce Vedant Patel, spiegando che Washington è in contatto diretto con le autorità israeliane. Il portavoce ha poi assicurato che non ci sono per il momento cambiamenti sul programma della visita del segretario di Stato, Antony Blinken, in Egitto, Israele e Cisgiordania dal 29 al 31 gennaio.


Ultimo aggiornamento: Sabato 28 Gennaio 2023, 08:32
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