Il paese europeo in cui la Corte Suprema riconosce il primo sindacato delle prostitute (ma ad una condizione)

Il paese europeo in cui la Corte Suprema riconosce il primo sindacato delle prostitute (ma ad una condizione)

C'è un paese europeo in cui la Corte Suprema ha riconosciuto legalmente, per la prima volta, un sindacato di prostitute (anche se ad una precisa condizione). Si tratta della Spagna, in cui alle lavoratrici del sesso è stato riconosciuto il diritto di associarsi per avere più diritti e tutele, a patto che l'attività di lavoro sia autonoma.

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Una condizione assolutamente necessaria, quella stabilita dalla Corte Suprema della Spagna, per evitare casi di sfruttamento. La decisione presa dall'alto tribunale è quella di accogliere il ricorso presentato dal sindacato Organizzazione delle Lavoratrici Sessuali (Otras) rispetto a una sentenza, emanata precedentemente da un'altra corte, che non riconosceva il suo statuto. In quel caso, i giudici considerarono che lo statuto prendeva in considerazione anche prostitute che lavorano per conto di terzi.

Prima di quella decisione giudiziaria, il Ministero del Lavoro aveva inizialmente riconosciuto la legittimità di Otras, un fatto che provocò una crisi interna al governo socialista di allora e colse di sorpresa la ministra Magdalena Valerio, che si disse contraria a questo riconoscimento. La sentenza odierna, invece, afferma che lo statuto di Otras «è conforme al diritto» e che le persone che svolgono lavori sessuali in autonomia «hanno diritto alla libertà sindacale». Il comunicato stampa aggiunge che Otras ha riconosciuto che il lavoro sessuale per conto di terzi non può essere contemplato tra le attività tutelate dallo statuto.

La Corte Suprema afferma inoltre che la determinazione della legalità o illegalità della prostituzione dipende dal potere legislativo e non dallo statuto di un sindacato. Come segnalano i media iberici, in Spagna non c'è una legge che stabilisca chiaramente se la prostituzione è legale o meno.

L'attuale premier, Pedro Sánchez, promise nel 2018 che se ne sarebbe approvata una contro lo sfruttamento sessuale, ma quel momento non è ancora arrivato.


Ultimo aggiornamento: Sabato 5 Giugno 2021, 15:41
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