«Sono allergico alle nocciole», passeggero cacciato dal volo prima del decollo

«Sono allergico alle nocciole», passeggero cacciato dal volo prima del decollo
Si era appena imbarcato a bordo dell'aereo che lo doveva riportare da una vacanza in Turchia, ma dopo aver fatto presente agli assistenti di volo di essere allergico alle nocciole, è stato cacciato con la forza insieme alla fidanzata. Alla fine la coppia, per far ritorno a casa, ha dovuto sborsare l'equivalente di circa 618 euro per un nuovo volo.

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A denunciare l'accaduto è Josh Silver, 25enne inglese che lavora come manager ed organizzatore di eventi. Insieme alla fidanzata Flavia, questo giovane doveva viaggiare con Turkish Airlines da Antalya, in Turchia, fino all'aeroporto londinese di Gatwick ma era stato invitato a scendere dall'aereo. Dopo essersi rifiutato, Josh Silver e la sua fidanzata sono stati cacciati con la forza dalla polizia, intervenuta a bordo.

«Questa è una vera e propria discriminazione, le persone allergiche non dovrebbero proprio permettersi di viaggiare?» - ha spiegato il 25enne all'Independent - «Mi hanno fatto sentire colpevole di una condizione medica, come se fossi stato un viaggiatore ubriaco e molesto. Mi sono solo limitato a rispettare le condizioni stabilite dalle compagnie aeree, viaggio molto per lavoro e so bene i diritti e i doveri dei passeggeri».

Il caso, una volta diventato di dominio pubblico, ha subito portato alla pronta risposta di Turkish Airlines. Un portavoce della compagnia ha spiegato: «I passeggeri sono tenuti a informarci di eventuali allergie per la preparazione dei loro pasti, ma devono farlo prima dell'imbarco e non al momento di sedersi a bordo, altrimenti diventa impossibile prendere precauzioni per la loro salute». Josh Silver, però, smentisce quanto dichiarato dalla compagnia: «Li avevo informati anche prima di imbarcarmi sul volo di andata, a Londra».

Il 25enne, poi, ha denunciato: «Dopo essere stati cacciati dall'aereo, Turkish Airlines si è offerta di riservarci due posti su un volo successivo, ma a nostre spese, senza un minimo rimborso. Alla fine abbiamo speso 550 sterline, ma ovviamente con un'altra compagnia».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 19 Giugno 2019, 16:09
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