Seul, strage Halloween: «la polizia ebbe più segnalazioni di pericolo». I morti salgono a 156

Il ministro sudcoreano dell'Interno e della Sicurezza, Lee Sang-min, ha espresso le scuse per la strage causata dalla calca

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di Redazione web

Il ministro sudcoreano dell'Interno e della Sicurezza, Lee Sang-min, ha espresso le scuse per la strage causata dalla calca di Halloween che sabato sera ha ucciso almeno 156 a Itaewon, quartiere della movida di Seul. La mossa è maturata nel mezzo delle crescenti polemiche sull'inadeguata gestione di polizia e altre agenzie governative, malgrado l'attesa che un'enorme folla si sarebbe riversata nell'area. «In qualità di ministro delle autorità competenti, porgo le mie umili scuse alle persone per l'incidente, sebbene la nazione abbia responsabilità illimitata per la sicurezza delle persone», ha detto Lee in una sessione parlamentare.

 

«La polizia ebbe più segnalazioni di pericolo»

La polizia sudcoreana ebbe più segnalazioni urgenti di pericolo sabato sera prima che la calca mortale di Itaewon, a Seul, causasse la strage tra adolescenti e poco più che ventenni, con un bilancio di morti appena aggiornato a quota 156.

Le forze dell'ordine sapevano che «una grande folla si era radunata anche prima che si verificasse l'incidente, indicando l'urgenza del pericolo», ha affermato il capo della polizia nazionale Yoon Hee-keun, definendo «insufficiente» la gestione delle informazioni ricevute. L'ultima vittima dei festeggiamenti di Halloween è una 20enne sudcoreana, ricoverata in gravi condizioni con altre 29 persone.


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 2 Novembre 2022, 12:47
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