Sciopero camionisti, Brasile paralizzato: «Aerei fermi, non c'è carburante». E Temer schiera l'esercito

Sciopero camionisti, Brasile paralizzato: «Aerei fermi, non c'è carburante». E Temer schiera l'esercito

di Domenico Zurlo
Il Brasile è ancora paralizzato dallo sciopero dei camionisti che da lunedì scorso, ormai quattro giorni fa, stanno continuando blocchi stradali in 22 dei 27 stati del Paese: malgrato la tregua ottenuta la notte scorsa dal governo di Michel Temer con la maggioranza delle organizzazioni dei camionisti i blocchi continuano, e con essi i problemi di approvvigionamento di carburante, che stanno paralizzando il trasporto sia urbano che aereo.

Nello stato di San Paolo, centro economico del Paese, i camion oggi hanno bloccato l'accesso al principale porto dell'America Latina, quello di Santos, e ad altre importanti strade federali: a San Paolo città oggi ha circolato solo il 40% degli autobus, mentre il blocco delle quattro strade federali che portano alla capitale Brasilia ha causato la chiusura provvisoria delle scuole pubbliche. I responsabili dell'aeroporto internazionale Juscelino Kubitschek di Brasilia hanno inoltre informato che non dispongono più di riserve di carburante per i velivoli che arrivano allo scalo aereo.

 
 

Il ministro Eliseu Padilha, capo del gabinetto presidenziale, ha detto alla stampa di auspicare che i rappresentanti di 9 delle 11 organizzazioni dei camionisti, che nella notte scorsa hanno accordato una tregua di 15 giorni con il governo «trasmettano il contenuto delle loro decisioni alle loro basi», per porre rimedio alla situazione.
Intanto 
Temer, infuriato per i disagi, ha schierato le forze armate per liberare le strade paralizzate: «Comunico di aver attivato le forze federali di sicurezza per sbloccare le strade e sollecito i governatori» degli stati «a fare altrettanto», ha detto Temer. Le forze federali comprendono elementi dell'esercito, della polizia e di altri corpi. 
Ultimo aggiornamento: Venerdì 25 Maggio 2018, 20:49
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