San Marino, capo di Stato accusato di molestie sessuali

Una dipendente di Palazzo Pubblico accusa un Capitano reggente

San Marino, capo di Stato accusato di molestie sessuali

 Uno dei due Capitani reggenti di San Marino, i capi di Stato che durano in carica sei mesi, è accusato di molestie sessuali da un'impiegata di Palazzo Pubblico. La vicenda risale ai primi giorni di marzo e viene ampiamente riportata dal quotidiano sammarinese L'Informazione, secondo il quale Giacomo Simoncini (centro sinistra) poco meno che trentenne si sarebbe spogliato davanti ad un'impiegata. La dipendente si sarebbe prima rivolta ad un addetto alla Reggenza e la vicenda è stata quindi riferita al Governo.

La donna si è poi rivolta ad un legale che avrebbe informato in via ufficiosa la magistratura annunciando la presentazione di una denuncia all'indomani del primo aprile, quando terminerà il mandato degli attuali reggenti, per evitare imbarazzi alla più alta carica istituzionali della Repubblica di San Marino. Ma prima ancora del Tribunale di Stato, ad occuparsi della vicenda, secondo il sistema del Titano, dovrebbe essere il Sindacato della Reggenza una sorta di tribunale del popolo istituito nel 1499 e che prevede come tre giorni prima della fine del mandato i cittadini possano esporre rilievi e denunce nei confronti dei Capi di Stato.


Ultimo aggiornamento: Lunedì 21 Marzo 2022, 16:07
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