Saman Abbas, slitta l'estradizione del padre: il 2 marzo in Pakistan si deciderà sulla scarcerazione di Shabbar

Il 2 marzo a Islamabad si svolgerà l'udienza per decidere sulla scarcerazione su cauzione di Shabbar Abbas

Saman Abbas, slitta l'estradizione del padre: il 2 marzo in Pakistan si deciderà sulla scarcerazione di Shabbar

di Niccolò Dainelli

Dopo l'inizio del processo in Italia per l'omicidio di Saman Abbas, la 18enne di Novellara uccisa nel 2021 dopo aver rifiutato un matrimonio combinato, dal Pakistan non è ancora stata presa nessuna decisione in merito all'estradizione del padre, Shabbar Abbas

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L'ennesimo rinvio

 

Shabbar Abbas è uno degli accusati, insieme ad altri componenti della famiglia di Saman, per l'omicidio della giovane pachistana. Pochi giorni fa, il suo avvocato, Akhtar Mehmood, è intervenuto durante l'ultima puntata di Chi l'ha visto? per rigettare ogni colpa, e anzi, attribuire la responsabilità della morte allo Stato italiano. Ma, mentre il legale ha chiesto che venga cercato il vero colpevole, da Islamabad è arrivato l'ennesimo rinvio a giudizio per il padre di Saman Abbas. Il giudice ha ascoltato le parti e aggiornato subito il procedimento per l'estradizione in Italia al prossimo 9 marzo, quando saranno ascoltati tutti i testimoni. Prima di quella data, il 2 marzo, è stato invece fissato l'esame dell'istanza di scarcerazione su cauzione come da richiesta della difesa.

Tempi allungati

Nell'udienza di oggi, giovedì 23 febbraio, davanti al giudice sono apparsi Shabbar Abbas, l'avvocato difensore Akhtar Mehmood e un funzionario del ministero dell'Interno pakistano in veste di testimone. Alla richiesta della difesa di quali testimoni saranno ascoltati nella prossima udienza, quello presente in aula ha indicato anche un funzionario del ministero degli Esteri di Islamabad. A quel punto il giudice, non essendo tutti i testimoni presenti in aula, ha deciso l’aggiornamento. Una richiesta che ha, ancora una volta, allungato i tempi: ovvero quello di sentire, oltre a un funzionario del ministero dell'Interno pachistano, anche un funzionario del ministero degli Esteri locale, sulla documentazione arrivata dall'Italia. Il magistrato e il pm avrebbero contestato apertamente questo atteggiamento, ma poi i due funzionari sono stati citati per il 9 marzo.

La mossa di Nordio

Nei giorni scorsi il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha trasmesso all'omologo pakistano e alle competenti autorità locali la richiesta di assistenza giudiziaria ricevuta dalla Corte d'assise di Reggio Emilia, nell'ambito del processo a carico dei genitori di Saman Abbas, visto che anche la madre Nazia Shaheen è accusata per l'omicidio della giovane, nonostante sia ancora latitante in Pakistan. Nordio ha inoltrato, quindi, alle autorità pachistane la rogatoria con richiesta di assicurare «con celerità» una videoconferenza per permettere la partecipazione da remoto di Shabbar Abbas alle udienze del processo in corso in Italia.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 23 Febbraio 2023, 16:50
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