Salman Rushdie aggredito a New York: «Attaccato al respiratore, rischia di perdere un occhio». Fermato l'assalitore

Lo scrittore da anni vive sotto protezione dopo la fatwa dell'ayatollah Khomeini. Il suo libro 'I versetti satanici' fu bandito in Iran per blasfemia nel 1988

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Da oltre 30 anni sotto la minaccia di morte dell'Iran e dell'estremismo islamico, Salman Rushdie rischia di perdere un occhio dopo essere stato accoltellato ad un festival letterario nello Stato di New York. L'autore dei 'Versi satanicì è stato sottoposto a un lungo intervento chirurgico dopo il trasporto in elicottero in ospedale e adesso è attaccato ad un respiratore, con gravi danni al braccio e al fegato. Per l'aggressione è stato arrestato un 24enne del New Jersey, Hadi Matar, ma non è ancora chiaro il motivo di un attacco così violento contro lo scrittore da anni nel mirino dei fondamentalisti e dell'ayatollah Khomeini che, l'anno dopo la pubblicazione del famoso libro considerato da una parte dell'islam 'blasfemò, offrì una taglia di 3 milioni di dollari come ricompensa per la sua morte.

 

Salman Rushdie accoltellato: cosa è accaduto

Le notizie non sono buone. Salman è attaccato ad un respiratore, in questo momento non è in grado di parlare», ha fatto sapere l'agente dello scrittore, Andrew Wylie, dopo l'intervento chirurgico durato diverse ore chiarendo che la situazione per lo scrittore accoltellato al collo e all'addome è più grave di quanto non sembrasse. «Probabilmente perderà un occhio, i nervi del suo braccio sono stati recisi e il suo fegato è stato ferito e danneggiato», ha fatto sapere al New York Times.

L'attacco è avvenuto alle 10.45 ora locale (le 16.45 in Italia), poco dopo che Rushdie era salito sul palco del Chautauqua Institution, a un centinaio di chilometri da Buffalo, per tenere una conferenza. Un uomo, che indossava una mascherina nera secondo il racconto dei testimoni, si è alzato dalla platea e si è avventato sullo scrittore. Alto e magro, hanno raccontato i presenti, ma dalla polizia non è arrivata nessuna indicazione sulla sua identità. «Tutto si è svolto in una manciata di secondi», ha detto un altro testimone che era seduto tra il pubblico. «Era coperto di sangue, colava sul pavimento», ha raccontato. «Ho visto del sangue intorno ai suoi occhi e colargli giù per la guancia».

All'inizio non è stato chiaro se l'aggressore lo avesse preso a pugni o accoltellato. Poi la notizia shock: Rushdie è stato colpito con un'arma da taglio diverse volte e ferito al collo, forse anche al torace.

Colpito anche il moderatore della conferenza ma non in modo grave, mentre l'aggressore è inciampato sul palco, ha sbattuto la testa ed è stato fermato ed arrestato dalla polizia. Le condizioni di Rushdie, che ha 75 anni, non sono state rese note. Si sa che lo scrittore è stato sottoposto a un intervento chirurgico dopo essere stato trasportato in elicottero in ospedale. «Rushdie è vivo», ha dichiarato poco dopo l'aggressione la governatrice dello Stato di New York Kathy Hochul esprimendo vicinanza allo scrittore e alla sua famiglia. «Condanniamo ogni forma di violenza e vogliamo che tutti abbiano la libertà di parlare e scrivere la verità», ha detto ancora.

 

Il premier britannico Boris Johnson ha condannato l'attacco. «Inorridito dal fatto che Salman Rushdie sia stato accoltellato mentre esercitava un diritto che non dovremmo mai smettere di difendere», ha twittato. «In questo momento i miei pensieri sono con i suoi cari. Speriamo tutti che stia bene». Solidarietà all'autore è stata espressa anche dal mondo letterario e da tanti scrittori. Stephen King si è augurato che Rushdie «stia bene», J.K. Rowling ha definito l'attacco «una notizia orribile». «Sto molto male, speriamo che stia bene», ha scritto su twitter l'autrice della saga di Harry Potter.

PEN America, l'organizzazione no profit che lavora per difendere e celebrare la libertà d'espressione, ha definito l'aggressione «brutale e premeditata». «Non possiamo pensare a nessun incidente paragonabile a questo violento attacco pubblico contro uno scrittore sul suolo americano», si legge in una nota dell'organizzazione. Rushdie si è sempre impegnato con «un'energia instancabile» per assistere altri come lui minacciati, ha sottolineato l'amministratore delegato, Suzanne Nossel, la quale ha raccontato che Rushdie le aveva inviato un'email poche ore prima dell'aggressione offrendo aiuto per gli autori ucraini. «Speriamo e crediamo fermamente che la sua voce essenziale non possa e non sarà messa a tacere». 


Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Agosto 2022, 15:08
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