Minaccia atomica, il Times: la Russia si prepara a un test nucleare

Minaccia atomica, il Times: la Russia si prepara a un test nucleare

di Alessanda Severini

Mentre la Russia perde terreno in Ucraina, cresce la minaccia nucleare. Secondo il quotidiano britannico Times, il presidente russo Vladimir Putin si starebbe preparando ad effettuare un test nucleare ai confini con l’Ucraina. Una prova di forza che fa il paio con la notizia di un treno gestito dalla divisione nucleare russa diretto verso l’Ucraina. Messaggi diretti all’Occidente per dire che Mosca non si tirerà indietro davanti alla possibilità di utilizzare armi di distruzione di massa. Il quotidiano cita un’informativa inviata dalla Nato agli Stati membri, un rapporto dell’intelligence in cui si ipotizzano diversi scenari: la Russia potrebbe testare il drone sottomarino Poseidon equipaggiato con una testata atomica noto come “l’arma dell’Apocalisse” oppure sperimentare ordigni atomici nel Mar Nero. O ancora, usare armi nucleari tattiche direttamente in territorio ucraino.
La Russia possiede circa 4.500 testate nucleari, le armi strategiche sono dislocate soprattutto all’interno dei sottomarini o montate su missili balistici intercontinentali. Gli esperti ritengono più probabile che Mosca possa usare armi nucleari definite ‘tattiche’ destinate a colpire obiettivi specifici in una determinata regione ma non per questo meno pericolose. Gli effetti, in scala - esplosioni, onde d’urto e radiazioni mortali - sarebbero devastanti. Il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha glissato, affermando che la Russia non vuole «prendere parte» alla «retorica nucleare dei media e dei politici occidentali».
Più esplicito l’ambasciatore russo in Francia Alexei Meshkov, secondo il quale «per ora la Russia non ha motivo di utilizzare armi nucleari».

Un alto funzionario della difesa occidentale ha provato a rassicurare: «Non abbiamo nessuna indicazione che le forze armate russe stiano mobilitando mezzi o personale connessi al loro arsenale nucleare: tutto al momento è nella norma». Eppure la Nato non ha smentito il report del Times. E se cresce il rischio di un gesto sconsiderato da parte del leader del Cremlino, sempre più stretti appaiono gli spiragli per una trattativa di pace. Il presidente ucraino Zelensky ha firmato il decreto che ratifica la decisione del Consiglio di sicurezza e difesa nazionale del 30 settembre in cui si afferma l’impossibilità di negoziare con il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e la necessità di rafforzare la capacità di difesa dell’Ucraina. Mosca invece insiste: «Raggiungere la pace è impossibile senza soddisfare le richieste della Russia».


Ultimo aggiornamento: Mercoledì 5 Ottobre 2022, 06:10
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