Emergono sempre più evidenti le connessioni tra le operazioni russe in Ucraina e la presenza di Mosca in Siria, Paese mediterraneo martoriato da 11 anni di guerra: gli emissari russi e i loro clienti locali a Damasco hanno cominciato ad arruolare migliaia di mercenari siriani da inviare sul fronte dell'Europa orientale, come già accaduto due anni fa per miliziani filo-russi di Damasco spediti in Libia e nel Caucaso. Secondo quanto riferito da media panarabi, che citano fonti nella capitale siriana, i combattenti siriani che la Russia potrebbe mobilitare sono decine di migliaia e appartengono a formazioni armate locali, alcune disciolte nei mesi scorsi mentre altre sono ancora attive. L'ANSA non è però riuscita finora a trovare conferme di questo fenomeno nelle zone controllate dal governo siriano.
Mille dollari al mese per arruolarsi
L'arruolamento di miliziani siriani, iracheni, afghani, libanesi da inviare ai fronti di guerra in giro per il Mediterraneo e il Medio Oriente non è una novità. E la Russia non è certo l'unico attore nella regione ad attingere a buon mercato al bacino di giovani e meno giovani della regione, pronti a tutto pur di ottenere un salario in valuta pesante. In questo caso, come rivela il quotidiano panarabo ash-Sharq al-Awsat, lo stipendio offerto agli aspiranti mercenari è di mille dollari statunitensi al mese, a patto però che il combattente si impegni a rimanere al fronte per sette mesi, fino a ottobre prossimo. Nel testo del contratto, citato dal giornale panarabo, si cita la ragione dell'arruolamento: «proteggere le infrastrutture in Ucraina». Una dicitura che ricorda espressioni analoghe usate da Mosca per arruolare combattenti siriani da inviare sul fronte libico o su quello caucasico, nelle trincee tra Armenia e Azerbaijan.
La situazione in Siria e l'intervento della Russia
La Siria continua a essere un paese frammentato in territori controllati da diversi eserciti stranieri e milizie locali.
Ultimo aggiornamento: Domenica 6 Marzo 2022, 07:33
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