Riconosce il morbo di Parkinson con anni di anticipo, il potere grazie al super olfatto: studiato il caso di Joy Milne (72 anni)

Joy Milne aveva sentito che il marito aveva cambiato odore della pelle: 12 anni dopo si ammalò di Parkinson

Riconosce il morbo di Parkinson con anni di anticipo, il potere grazie al super olfatto: studiato il caso di Joy Milne (72 anni)

di Redazione web

Riesce a riconoscere il morbo di Parkinson dall'odore delle persone che lo svilupperanno. Joy Milne, ha 72 anni, ed  un potere speciale, riconosciutole dagli scienziati che hanno studiato la sua peculiarità unica al mondo, grazie alla quale stanno ultimando lo sviluppo di un test per riconoscere il morbo di Parkinson. La donna, che vive a Perth, in Scozia, ha il senso dell'olfatto accresciuto, di cui si è accorta molti anni prima, quando suo marito, all'epoca 33enne, cambiò odore. 12 anni dopo gli fu diagnosticata la malattia, scrive The Guardian.

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L'odore che cambia

Secondo Joy, infatti, l'odore di suo marito era cambiato e divenuto più simile a quello del muschio. La condizione della donna ha permesso agli scienziati di compiere ricerche accurate, durate molti anni, che hanno consentito di sviluppare un test in grado di identificare le persone con malattia di Parkinson, passando un semplice cotton fioc nella zona posteriore del collo. Da lì, infatti, vengono identificate le molecole legate alla malattia per facilitare la diagnosi della malattia neuorologica.

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Ricerca sperimentale

Di fatto la ricerca è ancora agli inizi e sperimentale, ma se fosse validata a livello scientifico, sarebbe un enorme passo in avanti, perché per il Parkinson la prima diagnosi si basa sui sintomi e sull'anamnesi del paziente, quando però la malattia è già progredita e creato danni a livello cerebrale.

«Penso che debba essere rilevato molto prima, come il cancro e il diabete, una diagnosi precoce significa un trattamento molto più efficiente e uno stile di vita migliore per le persone» ha considerato la donna, che insieme al marito, un medico, ha cercato il ricercatore più adatto per seguire l'ipotesi diagnostica legata all'odore.

 

Annusa gli abiti

Nel loro lavoro preliminare, gli scienziati credevano che il profumo fosse causato da un cambiamento chimico nell'olio della pelle, innescato dalla malattia, così hanno chiesto a Milne di annusare le magliette indossate da persone che avevano e non avevano il Parkinson e la donna ha identificato correttamente le magliette indossate dai pazienti di Parkinson, ma ha anche affermato che una persona, non malata, aveva lo stesso odore, dopodiché la diagnosi lo ha confermato. I risultati, pubblicati sul Journal of American Chemical Society, descrivono in dettaglio come il sebo possa essere analizzato con la spettrometria di massa, un metodo per identificare in modo precoce la malattia.


Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Ottobre 2022, 16:30
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