Revenge porn e minacce a una bambina disabile, identificati due coetanei

Si tratta di un 12enne e di una 13enne, che per la loro giovanissima età non sono imputabili

Revenge porn e minacce a una bambina disabile, identificati due coetanei

Non si sono fatti alcuno scrupolo, neanche di fronte alla disabilità mentale della vittima, una loro coetanea. Le forze dell'ordine, però, hanno scoperto chi sono gli autori del revenge porn e delle minacce contro una bambina: si tratta di un 12enne e di una 13enne che, tramite WhatsApp, hanno diffuso «un video dal contenuto sessuale esplicito». Per la loro giovane età, non sono imputabili.

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L'orrore

I fatti sono avvenuti in Spagna, nella regione della Rioja. Come spiega 20minutos.es, tutto era partito dalla denuncia della madre della bambina, disabile mentale e minore di 14 anni. La donna, a nome della figlia, aveva denunciato l'esistenza e la diffusione di quel filmato. A informarla era stato il padre di un amico della figlia, e solo dopo si è scoperto che il figlio dell'uomo era il 12enne responsabile della diffusione del video. Tutto sarebbe partito con un gioco come 'Obbligo o verità', ma poi si è passati a minacce di morte nel caso in cui la bambina non avesse inviato un proprio video hard.

Una volta inviato, quel filmato è stato poi condiviso in alcune chat, compresi gruppi con oltre 25 partecipanti.

Le indagini

Dopo la denuncia della madre della vittima, gli inquirenti hanno iniziato a coordinare le indagini per identificare chi, per primo, avesse ricevuto e diffuso quel video. Si trattava di due amici della bambina, che avendo meno di 14 anni non sono imputabili. Ironia della sorte, il 12enne è figlio dell'uomo che per primo, dopo aver scoperto quel video sullo smartphone, aveva informato la madre della giovanissima vittima.


Ultimo aggiornamento: Martedì 27 Settembre 2022, 14:50
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