«Resta in auto o ti sparo», l'arresto dopo l'incidente diventa virale su TikTok e scoppia la polemica: «Poteva morire»

Dopo un inseguimento da film, il ricercato sbanda e la sua auto si cappotta, ma il poliziotto lo costringe a non uscire nonostante il fumo dal cofano

«Resta in auto o ti sparo», l'arresto dopo l'incidente diventa virale su TikTok e scoppia la polemica: «Poteva morire»

di Niccolò Dainelli

«Resta nel veicolo», urla a squarciagola l'agente della polizia Cantonale vallaesana, mentre impugna la pistola. «Ma esce del fumo dal cofano», replica l'uomo all'interno dell'auto incidentata dopo un inseguimento da film, a tutta velocità, su un'autostrada della Svizzera. «Resta nell'auto, o sparo», è la risposta dell'agente che nonha alcuns intenzione di cedere a compromessi. Una scena forte che è stata condivisa su TikTok, diventando subito virale, scatenando le polemiche tra gli utenti.

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Il video virale

La vicenda del filmato, apparso sulla piattaforma social più amata dai giovani, si riferisce a un arresto avvenuto nel 2021, ma soltanto adesso è stato pubblicato sul web. Il rocambolesco arresto, avvenuto in quel di Sion, capitale del Cantone Vallese, vede coinvolto un 26enne francese per il quale era stato emesso un mandato d'arresto. E la pattuglia della polizia lo ha individuato in autostrada, dando vita a un inseguimento. L'uomo ha tentato di sfuggire a tutta velocità agli agenti, ma poco dopo ha perso il controllo dell'auto schiantandosi a lato dell'A9. Un incidente che ha portato l'auto a ribaltarsi più volte, fino ad arrestare la sua corsa su un fianco. E, a quel punto, per gli agenti è stato un gioco da ragazzi far scattare le manette, anche se le modalità d'arresto stanno ricevendo non poche critiche sui social network.

Le accuse

Le accuse nei confronti del 26enne erano di effrazioni multiple della sicurezza stradale, di possesso di sostanze stupefacenti e di armi. Reati molto pesanti che hanno portato gli agenti a tutelarsi il più possibile non facendo scendere dall'auto il ricercato, nonostante l'incidente appena avuto. Dopo l'arresto, fanno sapere gli agenti, l'uomo è stato accompagnato in ospedale e ricoverato per alcuni giorni, senza però riportare gravi lesioni o ferite.

«Poteva morire»

Ma il breve filmato, riapparso sui social a distanza di due anni, ha scatenato le critiche furiose di molti utenti. A puntare il dito sulle modalità di arresto sono stati in molti, soprattutto dopo aver notato che l'auto incidentata stava davvero emettendo del fumo dal cofano. «Poteva morire» scrivono in tanti, ipotizzando una possibile esplosione della vettura o di un incendio che avrebbe potuto scatenarsi dal vano motore dell'auto. Una polemica che ha richiesto l'intervento del portavoce della polizia cantonale, Christian Zuber: «Non si possono trarre conclusioni da un video come questo, soprattutto considerando che non sappiamo se l'audio sia davvero reale», afferma senza sbilanciarsi più di tanto. Mentre, a prendere le difese del collega, è un poliziotto intervistato dal sito internet 20 minutes: «Ci sono dei retroscena che vanno spiegati», commenta l'uomo, «quella persona era stata segnalata come “potenzialmente pericolosa”, il comportamento del collega è quindi stato corretto».

Nonostante sul web in molti continuino a pensare che l'arrestato abbia corso un rischio inutile per la sua vita...


Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Marzo 2023, 20:00
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