Regno Unito, nuove norme dopo la Brexit: la "licenza" per i conducenti di furgoni e gli altri controlli

Le nuove regole entreranno in vigore nel 2022

Regno Unito, nuove norme dopo la Brexit: la "licenza" per i conducenti di furgoni e gli altri controlli

Nel Regno Unito chiunque guidi un furgone, un veicolo commerciale leggero o qualsiasi auto che traina un rimorchio dovrà avere una "licenza di operatore di veicoli commerciali" per entrare nell'UE. La norma entrerà in vigore nel 2022, assieme a una serie di nuovi controlli.

Le nuove regole entreranno in vigore nel 2022 (Foto: Ansa)

 

Regno Unito, nuove norme dopo la Brexit

Secondo quanto annunciato dal governo inglese, come riporta il “The Guardian” i conducenti di furgoni, a partire da maggio del prossimo anno, dovranno ottenere nuove licenze operative internazionali se vogliono viaggiare avanti e indietro verso l'UE.  La norma entrerà in vigore nel 2022 insieme a una serie di ulteriori controlli a Dover e in altri porti.

Stando agli aggiornamenti sul sito web gov.uk, chiunque guidi un furgone, un veicolo commerciale leggero o qualsiasi auto che traina un rimorchio dovrà avere una "licenza di operatore di veicoli commerciali" per entrare nell'UE, in Islanda, Norvegia, Liechtenstein o Svizzera da Maggio. La licenza costerà ai conducenti fino a circa 1300 euro, un onere significativo per gli operatori individuali. Da sborsare 300 euro in una tassa di iscrizione, ulteriori 470 euro per la licenza e altri 470 da versare ogni cinque anni per mantenerla.  

Le regole, ha spiegato la Road Haulage Association, colpiranno i piccoli commercianti come corrieri,  importatori di vino o di beni vintage e antichi: «Questa è solo più burocrazia -  ha fatto sapere Rod McKenzie, amministratore delegato della politica e degli affari pubblici della RHA – Potrebbe essere un problema per le one-man band o i piccoli operatori che sono semplicemente troppo impegnati nella gestione quotidiana della propria attività per accorgersene».

I conducenti dovranno anche nominare un membro del personale o se stessi come "responsabile dei trasporti", una persona nominata per garantire che il trasportatore segua le normative del settore e i pagamenti delle tasse nell'UE dopo la Brexit.

il responsabile dovrà dimostrare di aver gestito flotte di veicoli per almeno 10 anni, o dovrà completare un corso per ottenere la qualifica.

Nel Regno Unito altre regole si abbatteranno sui trasportatori con carichi di tutte le dimensioni, dato che a partire dal 1 gennaio gli esportatori dell'UE dovranno registrarsi al servizio di movimento di veicoli merci (GVMS) e senza i documenti in regola non saranno fatti entrare.  Da quella data inoltre gli esportatori di prodotti agroalimentari dell'Unione dovranno notificare in anticipo alle autorità della Gran Bretagna le quantità di merci vendute con controlli fisici su alimenti freschi, prodotti di origine animale e piante, compresi i fiori recisi. È stato appena concordato un nuovo sito a Bastion Point a Dover per questi controlli sanitari e fitosanitari (SPS). Un secondo posto è stato aggiunto alla struttura HMRC esistente a Sevington ad Ashford per predisporre i controlli SPS su piante e prodotti del legno, alimenti ad alto rischio non di origine animale, cavalli e bestiame. È in corso l'identificazione di un terzo sito nel Kent: «La Brexit – ha spiegato McKenzie - è stata inizialmente una sfida per i trasportatori con carichi in ritardo e molta frustrazione, ma come sempre con la logistica, le persone hanno trovato la loro strada. La grande sfida per il 2022 è quanto saranno pronti i nostri omologhi dell'UE per l'ingresso in GB».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 16 Dicembre 2021, 19:08
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