La morte di Elisabetta II potrebbe cambiare i rapporti politici tra alcuni paesi ancora legati alla Corona Britannica, che vorrebbero la fine della Monarchia, instaurata durante il colonialismo britannico, per non avere più un capo di stato straniero ai vertici del loro paese. La regina, infatti, era una figura molto amata non solo dai sudditi, ma stimata e rispettata a livello internazionale anche da molti politici che nel corso dei lunghi anni di regno, avevano stretto rapporti personali con la compianta regina Elisabetta II. Ora però, con l'ascesa al trono di Re Carlo III - si legge in un articolo del Wall Street Journal - figura meno popolare fuori dai confini britannici, la bilancia delle relazione politiche potrebbe cambiare.
Le ex-colonie vogliono abolire monarchia
Già prima della morte della regina, in realtà, alcuni paesi erano ormai insofferenti della monarchia. Tra queste, le Barbados che dopo 30 anni hanno abbandonto la monarchia, mentre altre nazioni caraibiche, incluse Giamaica e Antigua, si stanno preparando a recidere i legami.
Giorni contati
Secondo Cindy McCreery, esperta di monarchia e colonialismo all'Università di Sydney, in Australia, la monarchia ha i giorni contati. Elisabetta II venne in Australia nel 1954 attirando «un enorme folle di persone accorse a salutare la regina, ma a distanza da 70 anni molti meno australiani hanno quell'affinità, poiché molti sono nati in Australia o sono emigrati da altri paesi», ha detto la docente.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 12 Settembre 2022, 15:27
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