Regina Elisabetta, in coda tutta la notte per la camera ardente: in fila con un braccialetto, ecco a cosa serve

Un canale Youtube informa in diretta sull'andamento della fila per arrivare a Westminister hall

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Un flusso senza sosta quello che, da quando sono state aperte le porte della camera ardente ieri pomeriggio, sfila a Westminister hall per rendere omaggio alla defunta regina Elisabetta. La camera ardente rimarrà aperta 24 ore su 24 fino alle 06.30 (le 07.30 in Italia) di lunedì mattina, giorno dei funerali di stato. Alle 8 di oggi, ora locale, la fila superava già i 4 chilometri, arrivando a Borough Market: per controllare lo stato di avanzamento, è stato predisposto un canale Youtube che fornisce tutte le informazioni in diretta. 

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La camera ardente 

Ci sono persone che hanno cominciato a mettersi in fila due giorni prima dell'apertura delle porte pur di essere tra i primi a onorare la compianta sovrana, sfidando anche la pioggia. All'entrata sono previsti controlli di sicurezza, simili a quelli degli aeroporti. Lungo il percorso vi sono 500 toilette mobili, mentre numerosi musei ed edifici pubblici rimarranno aperti fino a tardi, o anche tutta la notte, per chi ha bisogno di un bagno. Si ritiene che faranno altrettanto bar, ristoranti e pub.

Chi è in fila riceve un braccialetto colorato, in modo da potersi assentare brevemente e poi far ritorno. Sono previste otto postazioni mediche mobili e mille volontari sono impegnati per prestare assistenza. Le autorità hanno avvertito il pubblico che la fila potrebbe durare molte ore, con scarse possibilità di sedersi. Per la coda è stato predisposto un percorso massimo di 16 km.

 

Funerali di stato, i Paesi esclusi

 

Si allunga la lista dei Paesi esclusi del tutto dagli inviti per i funerali di Stato. Fonti ufficiose del governo britannico hanno fatto sapere alla Bbc che la corte ha depennato - evidentemente su indicazione della neo premier conservatrice Liz Truss - ogni possibile coinvolgimento di rappresentanti non solo di governo, ma anche diplomatici di Paesi sotto sanzioni da parte dell'Occidente come l'Afghanistan, la Siria e il Venezuela; in aggiunta alla Russia di Vladimir Putin, messa all'indice a causa della guerra in Ucraina fin dai giorni scorsi, assieme alla sua alleata Bielorussia e alla Birmania della giunta militare golpista.

Fra i Paesi sgraditi al grande alleato americano, risultano invece finora inclusi sia l'Iran, sia il Nicaragua, sia persino la Corea del Nord: seppure invitati al livello di ambasciatori e non di governanti. Confermata infine al momento la previsione di circa 500 dignitari stranieri in arrivo, inclusi numerosi capi di Stato o di governo. Per gli esponenti di famiglie reali di Paesi esteri, come per i capi di Stati, è inoltre previsto l'invito a un ricevimento che Carlo III, in veste di nuovo re, offrirà a palazzo dopo la conclusione dei funerali di sua madre, previsti a partire dalle 11 locali (le 12 in Italia) nell'abbazia di Westminster: luogo in cui l'ultimo funerale di un monarca regnante risale all'800; ma al quale Elisabetta era particolarmente legata, essendo stato teatro del suo matrimonio inossidabile col principe consorte Filippo, officiato nel 1947; e poi della sua incoronazione solenne celebrata nel 1953, un anno dopo l'ascesa al trono.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 16 Settembre 2022, 18:06
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