Referendum in Svizzera sulle corna delle mucche: si vota domenica 25 novembre

Referendum in Svizzera sulle corna delle mucche: si vota domenica 25 novembre
 Le mucche sono un animale simbolo della Svizzera e il referendum per la tutela delle loro corna, non ha mancato di suscitare attenzione per la consultazione di domenica prossima 25 novembre,
Sui depliant turistici e le confezioni di cioccolato la Svizzera è un paese di montagne innevate e verdi prati dove pascolano pacifiche mucche con le loro corna. Ma nella realtà la stragrande maggioranza dei bovini viene privata di corna, per evitare che le vacche si facciano male fra loro nelle stalle o feriscano gli allevatori.

Lo stesso promotore del referendum appare uscito da una cartolina tradizionale. A lanciare la battaglia a tutela delle mucche cornute è stato infatti un allevatore del Giura bernese dalla folta barba bianca, Armin Capaul. I primi fondi utilizzati per la raccolta delle firme venivano dai suoi risparmi per la pensione. 

Il quesito dell’iniziativa popolare «per la dignità degli animali da reddito agricoli» prevede un sostegno finanziario agli allevatori di mucche e capre che rinunceranno a tagliare le corna dei loro animali. Nel dibattito si è parlato molto di sofferenze, vere o presunte, degli animali, ma anche dei costi del programma. Se i veterinari si sono schierati per il No, gli allevatori appaiono divisi. E c’è chi argomenta che per tenere al chiuso vacche cornute servono stalle molto grandi, oppure gli animali devono essere legati.
Il governo svizzero, che già versa contributi per incoraggiare il pascolo all’aperto e la libertà di movimento nelle stalle, consiglia di bocciare il referendum.
 
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Novembre 2018, 19:12
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