Rapita nel 2013, dopo nove anni fugge dagli aguzzini e ritorna a casa. Ma per lei arriva una triste sorpresa

La ragazzina trova su YouTube il video del suo rapimento e trova un numero di telefono per chiedere aiuto e fuggire

Rapita nel 2013, dopo nove anni fugge dagli aguzzini e ritorna a casa. Ma per lei arriva una triste sorpresa

di Paolo Travisi

Dopo nove una ragazza di 16 anni è ritornata a casa. Dal gennaio del 2013, Pooja era sparita, attirata sulla strada per la scuola da una coppia che le ha offerto un gelato. Una falsa gentilezza, che nascondeva un rapimento. La ragazza, che all'epoca aveva sette anni, è riuscita a far ritorno dalla sua famiglia, grazie ad una fuga miracolosa, lo scorso 4 agosto. Oggi, Pooja Gaud, adolescente può riabbracciare sua madre, quando desidera, nella sua casa a Mumbai, in India. «Avevo rinunciato alla speranza di trovare mia figlia. Ma gli dei sono stati gentili con me», ha detto commossa la mamma della 16enne alla BBC.

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L'incredibile storia

A rapire la ragazzina una coppia, Harry e Soni D'Souza che non potendo avere un figlio proprio, hanno deciso di compiere una scelta estrema, un reato, e prendere la figlia di altri. Nel gennaio di nove anni fa, Pooja viveva con i suoi due fratelli e i suoi genitori in una casa, in una zona suburbana e povera di Mumbai; quella mattina di gennaio, era andata a scuola con il fratello maggiore, ma i due hanno litigato e suo fratello è andato a scuola lasciandola da sola, dietro di lui. Fu allora che la coppia l'avrebbe attirata, promettendo di comprarle un gelato. I rapitori l'hanno portata lontana dalla sua città, prima a Goa e poi nel Karnataka, negli stati dell'India occidentale, e per non farla fuggire o piangere la minacciavano di farle del male. Per un breve periodo la ragazzina ha potuto frequentare la scuola, ma dopo che la coppia ha avuto un figlio proprio, è stata ritirata e si sono trasferiti a Mumbai.

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Violenze continue in casa

Dopo la nascita del bambino, le sue condizioni di vita sono peggiorate. «Mi picchiavano con una cintura, mi prendevano a calci, mi prendevano a pugni.

Una volta mi hanno picchiato con un mattarello così violentemente che la mia schiena ha cominciato a sanguinare. Sono stata anche costretto a lavorare per 12-24 ore fuori casa» ha raccontato la 16enne alla BBC. Ma il destino è andato incontro a Pooja, perché la sua nuova casa era vicina a quella della sua famiglia; la ragazza, però, era senza soldi e senza telefono, non conosceva le strade ed era sempre sorvegliata.

Destino benevolo

Un giorno Pooja è riuscita a mettere le mani sul cellulare della coppia che stava dormendo e ha digitato il suo nome su YouTube, dove ha trovato video che menzionavano il suo rapimento e numeri a cui poteva chiedere aiuto. Fu allora che decise di cercare aiuto e scappare. Ad aiutarla una collaboratrice domestica di 35 anni che viveva insieme ai suoi rapitori, che dopo 7 mesi dalla decisione, le ha consentito di scappare. La donna, infatti, ha chiamato uno dei numeri su Youtube ed organizzato una videochiamata con la mamma di Pooja, che dopo 9 anni è riuscita a riconoscerla, grazie ad una voglia nascosta che solo una mamma poteva conoscere e ha organizzato un incontro per riprenderla con sè. 

La triste scoperta

L'uomo che ha strappato Pooja alla sua famiglia, ora è accusato di rapimento, minaccia, violenza fisica e violazione delle leggi sul lavoro minorile, ma per la16enne, oltre l'amore della mamma che vive una difficile situazione economica, non c'è più la tenerezza di suo padre, che pochi mesi fa è morto di cancro, 


Ultimo aggiornamento: Martedì 23 Agosto 2022, 17:51
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